Flotilla, centinaia in corteo in serata: 23 denunciati per il blocco dell’Interporto

Le proteste pro Pal tra scuole occupate e stazione blindata. Ventuno militanti del gruppo Exctiontion Rebellion trattenuti in questura per oltre 5 ore dopo il blocco dell’Interporto

L’abbordaggio della Global Sumud Flotilla ad opera dell’esercito israeliano ha innescato un’ondata di indignazione a Padova che oggi continuerà con diverse iniziative. Alle 18 c’è stata una manifestazione davanti alla Prefettura, alle 21 il flashmob del personale sanitario con le torce in piazzale Pontecorvo. Infine, per domani è in programma lo sciopero generale proclamato da Cgil e sindacati di base, con in mattinata una manifestazione che punta a bloccare l’Interporto e in serata un nuovo corteo in città.

L’ultimo appuntamento in serata: luci per i sanitari di Gaza

Anche i sanitari padovani hanno aderito all’iniziativa “Luci sulla Palestina” in piazzale Pontecorvo, insieme ad altre cento piazze in tutta Italia. Il flash mob nasce anche come risposta all’appello pubblicato su The Lancet, in cui un gruppo di chirurghi e accademici internazionali denuncia un «healthicide» a Gaza”: la sistematica distruzione da parte di Israele di ospedali, ambulanze e strutture sanitarie, l’uccisione di oltre 1.677 operatori sanitari e il collasso dell’intero sistema di cura. I nomi di alcuni dei sanitari uccisi a Gaza sono stati letti nel presidio. «Proponiamo che gli ospedali di Padova si facciano promotori di una richiesta al governo per favorire l’accesso di pazienti non curabili a Gaza», hanno spiegato i promotori.

Disagi per l’interruzione del tram

Il corteo che in serata si è articolato lungo le Riviere fino in Prato della Valle ha ovviamente bloccato la circolazione del tram. Il servizio è stato sospeso lasciando molti passeggeri alle fermate. 

Corteo fino in questura e poi in Prato della Valle

Il presidio in piazza Antenore si è trasformato in un corteo che ha raggiunto la Questura in piazzetta Palatucci per chiedere il rilascio dei 23 attivisti di Extinction Rebellion trattenuti dopo il blocco all’Interporto. Dopo i circa mille manifestanti si sono spostati in Prato della Valle. E infine molti di loro raggiungeranno alle 21 il flashmob del personale sanitario. 

Centinaia in piazza Antenore per il presidio

Centinaia di persone in piazza Antenore con le bandiere della Palestina a gridare “Free Palestine” per un presidio organizzato da movimenti e associazioni cittadine in previsione della giornata di sciopero generale di domani. Presenti anche alcune famiglie palestinesi, che hanno preso il microfono eletto una toccante lettera da parte dei bambini di Gaza.

Venti militanti di Exction Rebellion trattenuti in questura

Dopo oltre due ore di blocco all’Interporto di Padova da parte di Extinction Rebellion, le forze dell’ordine sono intervenute per sgomberare il presidio. Nonostante l’avvenuta identificazione sul posto, tutte le persone presenti sono state portate in Questura, incluse quelle che stavano documentando l’azione con foto e video.

Durante le operazioni di sgombero nessun manifestante ha opposto resistenza attiva: i partecipanti, incatenati ai cancelli, sono stati sollevati di peso e caricati sulle volanti, per poi essere trasferiti negli uffici della polizia. Attualmente venti persone si trovano ancora trattenute in Questura, da oltre cinque ore.

«Quello a cui stiamo assistendo non è un fermo identificativo, ma un vero e proprio sequestro di persona – accusa il gruppo – visto che tutte le persone fermate avevano già fornito i documenti. È evidente il tentativo di soffocare la risposta popolare contro l’attacco illegittimo di Israele alla Flottiglia e la complicità del governo italiano».

Scatta l’occupazione al liceo Modigliani

Barchette di carta e striscioni dai colori della bandiera palestinese: il liceo Modigliani ha organizzato un’occupazione dopo l’assemblea studentesca straordinaria svoltasi durante la mattina del 2 ottobre. Gli studenti hanno sentito la necessità di riunirsi per discutere dell’intercettazione – avvenuta mercoledì sera – della Global Sumud Flotilla da parte della marina israeliana e per decidere come muoversi a sostegno della missione umanitaria, ostacolata a pochi chilometri dalle coste di Gaza. L’adunanza, approvata dalla dirigente scolastica la mattina stessa, si è protratta per quasi tre ore, sfociando in un’occupazione spontanea dell’edificio scolastico. La volontà era quella di indire un’assemblea permanente, ma il permesso dalla dirigenza durava fino alle 11; le rappresentanti d’istituto hanno allora optato per un’occupazione. “Non possiamo più rimanere in silenzio, vogliamo che gli studenti abbiano la possibilità di scegliere da che parte stare. Per questo li abbiamo avvisati tramite un’assemblea e, vista la sentita partecipazione, abbiamo scelto di occupare la scuola” afferma la rappresentante d’istituto. Supportati dai sindacati universitari, l’idea degli studenti del Modigliani è quella di partecipare collettivamente anche allo sciopero nazionale di venerdì 3 ottobre. “Verranno fuori delle rivendicazioni concrete da questa occupazione, non è solo un pomeriggio in giardino ma un momento politico” conclude la rappresentante d’istituto. (Anna Frusconi)

 

Extincion Rebellion blocca l’accesso all’Interporto

Con un giorno di anticipo rispetto a quanto programmato dai sindacati e dagli altri gruppi studenteschi, il collettivo di Extinction Rebellion ha iniziato a bloccare un accesso dell’Interporto. I militanti si sono incatenati ai cancelli bloccando il passaggio dei carrier per alcune ore, con lo slogan "Per la Palestina, blocchiamo tutto”. Uno dei tir ha quasi investito i manifestanti in presidi. "Questa azione ha un significato sia simbolico che materiale. Simbolico, perché dimostra la forza della disobbedienza civile; materiale, perché mira a infliggere un danno economico a un ente che è parte della catena logistica dei rapporti commerciali con Israele" dichiara una delle militanti.

La Cgil lancia lo sciopero generale

La Cgil di Padova annuncia il pieno sostegno e l'adesione alle iniziative che si terranno domani, venerdì 3 ottobre 2025, in occasione dello sciopero generale proclamato a seguito dell'attacco subito dalla Flotilla per Gaza. A Padova, la giornata di protesta sarà caratterizzata da due distinti momenti di mobilitazione: un presidio mattutino alle ore 10.30 in corso Spagna, alla rotonda all’incrocio con via della Ricerca Scientifica (in Zona Industriale) e, nel tardo pomeriggio, una manifestazione con concentramento in piazza Garibaldi alle 17.30 da cui avverrà la partenza del corteo con arrivo in Prato della Valle.

"Scenderemo in piazza in difesa della Flotilla, per il rispetto del Diritto Internazionale, per Gaza e per ribadire, ancora una volta, che la pace non è un’utopia ma l’unica via percorribile. Lo sciopero generale è la risposta a un attacco che ha colpito chi portava aiuti umanitari, ma è anche l'occasione per unire la battaglia per la pace con quella per il lavoro e la dignità sociale. Non possiamo più accettare che le risorse pubbliche siano dirottate verso il riarmo e la guerra, mentre nel nostro Paese si tagliano i servizi essenziali e si assiste a una crescita inaccettabile della precarietà. Chiediamo al Governo un'inversione di rotta: basta con le spese per il riarmo, basta con gli scambi commerciali con Israele e si inizi una politica di investimenti per la sanità, la scuola, gli aumenti dei salari e delle pensioni, per una vera riforma fiscale e la fine della precarietà. Per questo, invitiamo lavoratrici, lavoratori, studentesse, studenti, pensionate, pensionati, cittadine e cittadini a partecipare con forza sia al presidio in Zona Industriale che alla manifestazione del tardo pomeriggio. La nostra voce deve essere forte e chiara: si fermi il genocidio, si dica basta al riarmo e sì alla democrazia al lavoro e alla giustizia sociale", dichiara il Segretario Generale della Cgil di Padova, Aldo Marturano.

Corteo partito dalla stazione verso il Portello

Alle 10.30 un nutrito gruppo di studenti si è ritrovato al Bo per fare il punto della situazione. Un’ora dopo, attorno alle 11.30, l’assemblea si è trasformata in un nuovo corteo che è partito dal Liston dirigendosi verso il Portello. Sono un centinaio di studenti che hanno dato vita a una manifestazione non annunciata, che si è trasformata in un giro nelle diverse sedi universitarie per lanciare lo sciopero di domani.

Stazione blindata per evitare disagi

Imponente lo schieramento di polizia davanti alla stazione già di prima mattina. Si vogliono evitare eventuali blocchi della circolazione ferroviaria, avvenuti ieri sera in diverse città italiane. Camionette della polizia e sorveglianza discreta dei viaggiatori, ma attenzione al massimo livello.

Mattinata con agitazione in diverse scuole

Gli studenti dei licei A. Modigliani, Tito Livio e Duca d'Aosta hanno appeso davanti alle loro scuole e sparso all'interno di esse delle barchette di carta per esprimere la loro solidarietà nei confronti della Global Sumud Flotilla. L'azione è stata organizzata dalla Rete degli Studenti Medi di Padova il cui coordinatore, Leonardo Dal Brollo, si esprime così: "Questa notte, la Global Sumud Flotilla è stata bloccata e abbordata dalla marina israeliana dopo aver superato il limite di centomila nautiche dalla costa di Gaza, dove era diretta per creare un corridoio umanitario. Questo è il momento di mostrare tutto il nostro supporto ai coraggiosi volontari salpati da 44 paesi diversi per rompere l'assedio portato avanti da Israele contro i gazawi".
"Non possiamo rimanere indifferenti davanti allo sterminino di una popolazione e l'uccisione di medici e giornalisti, né davanti al nostro governo che si rende complice di tutto ciò non interrompendo i rapporti politici e commerciali che intrattiene con Israele. Per questo motivo la Rete degli Studenti Medi ha aderito alla manifestazione nazionale che si terrà il 4 Ottobre a Roma: anche se solo con un piccolo gesto, come ad esempio delle barche di carta, oppure scendendo in piazza gli studenti saranno sempre schierati dalla parte degli oppressi" conclude il coordinatore.

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