Flotilla, cresce la tensione in città: corteo in mattinata, scuole occupate e stazione blindata
Le proteste pro Pal. Assemblea straordinaria al Modigliani e incontro degli studenti al Bo. Alle 18 in programma il sit in in Prefettura

L’abbordaggio della Global Sumud Flotilla ad opera dell’esercito israeliano ha innescato un’ondata di indignazione a Padova che oggi continuerà con diverse iniziative. Alle 18 è in programma una manifestazione davanti alla Prefettura, alle 21 c’è anche il flashmob del personale sanitario con le torce in piazzale Pontecorvo. Infine, per domani è in programma lo sciopero generale proclamato da Cgil e sindacati di base, con in mattinata una manifestazione che punta a bloccare l’Interporto e in serata un nuovo corteo in città.
La Cgil lancia lo sciopero generale
La Cgil di Padova annuncia il pieno sostegno e l'adesione alle iniziative che si terranno domani, venerdì 3 ottobre 2025, in occasione dello sciopero generale proclamato a seguito dell'attacco subito dalla Flotilla per Gaza. A Padova, la giornata di protesta sarà caratterizzata da due distinti momenti di mobilitazione: un presidio mattutino alle ore 10.30 in corso Spagna, alla rotonda all’incrocio con via della Ricerca Scientifica (in Zona Industriale) e, nel tardo pomeriggio, una manifestazione con concentramento in piazza Garibaldi alle 17.30 da cui avverrà la partenza del corteo con arrivo in Prato della Valle.
"Scenderemo in piazza in difesa della Flotilla, per il rispetto del Diritto Internazionale, per Gaza e per ribadire, ancora una volta, che la pace non è un’utopia ma l’unica via percorribile. Lo sciopero generale è la risposta a un attacco che ha colpito chi portava aiuti umanitari, ma è anche l'occasione per unire la battaglia per la pace con quella per il lavoro e la dignità sociale. Non possiamo più accettare che le risorse pubbliche siano dirottate verso il riarmo e la guerra, mentre nel nostro Paese si tagliano i servizi essenziali e si assiste a una crescita inaccettabile della precarietà. Chiediamo al Governo un'inversione di rotta: basta con le spese per il riarmo, basta con gli scambi commerciali con Israele e si inizi una politica di investimenti per la sanità, la scuola, gli aumenti dei salari e delle pensioni, per una vera riforma fiscale e la fine della precarietà. Per questo, invitiamo lavoratrici, lavoratori, studentesse, studenti, pensionate, pensionati, cittadine e cittadini a partecipare con forza sia al presidio in Zona Industriale che alla manifestazione del tardo pomeriggio. La nostra voce deve essere forte e chiara: si fermi il genocidio, si dica basta al riarmo e sì alla democrazia al lavoro e alla giustizia sociale", dichiara il Segretario Generale della Cgil di Padova, Aldo Marturano.
Corteo partito dalla stazione verso il Portello
Alle 10.30 un nutrito gruppo di studenti si è ritrovato al Bo per fare il punto della situazione. Un’ora dopo, attorno alle 11.30, l’assemblea si è trasformata in un nuovo corteo che è partito dal Liston dirigendosi verso il Portello. Sono un centinaio di studenti che hanno dato vita a una manifestazione non annunciata, che si è trasformata in un giro nelle diverse sedi universitarie per lanciare lo sciopero di domani.

Stazione blindata per evitare disagi
Imponente lo schieramento di polizia davanti alla stazione già di prima mattina. Si vogliono evitare eventuali blocchi della circolazione ferroviaria, avvenuti ieri sera in diverse città italiane. Camionette della polizia e sorveglianza discreta dei viaggiatori, ma attenzione al massimo livello.

Mattinata con agitazione in diverse scuole
Gli studenti dei licei A. Modigliani, Tito Livio e Duca d'Aosta hanno appeso davanti alle loro scuole e sparso all'interno di esse delle barchette di carta per esprimere la loro solidarietà nei confronti della Global Sumud Flotilla. L'azione è stata organizzata dalla Rete degli Studenti Medi di Padova il cui coordinatore, Leonardo Dal Brollo, si esprime così: "Questa notte, la Global Sumud Flotilla è stata bloccata e abbordata dalla marina israeliana dopo aver superato il limite di centomila nautiche dalla costa di Gaza, dove era diretta per creare un corridoio umanitario. Questo è il momento di mostrare tutto il nostro supporto ai coraggiosi volontari salpati da 44 paesi diversi per rompere l'assedio portato avanti da Israele contro i gazawi".
"Non possiamo rimanere indifferenti davanti allo sterminino di una popolazione e l'uccisione di medici e giornalisti, né davanti al nostro governo che si rende complice di tutto ciò non interrompendo i rapporti politici e commerciali che intrattiene con Israele. Per questo motivo la Rete degli Studenti Medi ha aderito alla manifestazione nazionale che si terrà il 4 Ottobre a Roma: anche se solo con un piccolo gesto, come ad esempio delle barche di carta, oppure scendendo in piazza gli studenti saranno sempre schierati dalla parte degli oppressi" conclude il coordinatore.

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