Fontaniva in lutto dà l’addio al tecnico morto in Argentina

Un migliaio tra parenti, amici e colleghi di lavoro al funerale Oggi a S. Andrea le esequie dell’altra vittima dell’incidente
Di Silvia Bergamin

FONTANIVA. «Papà, mi sembra impossibile tutto questo sia accaduto proprio a te. Vorrei abbracciarti, sentire il tuo profumo, il tuo cuore battere contro il mio. Ricorderò le risate fatte insieme, i tuoi occhi, l'amore che provavi per la mamma. Mettevi passione nel fare ogni cosa. Sarai sempre dentro di me: la tua forza e la tua sicurezza mi aiuteranno ad andare avanti».

Sono le parole che Jennifer, la figlia diciottenne di Alfonso Pan, ha affidato ieri ad una lettera indirizzata al papà, morto in un incidente stradale in Argentina dove si trovava per lavoro. È stato il cugino a leggerla dal pulpito della chiesa di Fontaniva, davanti a un migliaio di persone. In tanti - parenti, amici e colleghi di lavoro - hanno approfittato della camera ardente allestita in sala Padre Odone Nicolini per trascorrere qualche istante accanto alla bara di legno chiaro del quarantaquattrenne.

«Non è un peso leggero quello che il Signore ha dato da portare alla famiglia», ha deto il sacerdote dal pulpito, «ma siamo certi che la solidarietà e la condivisione trasmetteranno la forza per andare avanti e avere speranza. Oggi diamo il saluto a una persona solare, sorridente, che aveva un cuore grande. Ed era proprio con un sorriso che chiudeva qualche screzio o controversia. Un bel sorriso e tutto era passato. Ma Alfonso amava anche il silenzio, ne aveva bisogno per sentire i suoi pensieri e riflettere sulla sua esistenza».

È stata poi la volta degli amici, che con il tecnico di Fontaniva hanno percorso un tratto di vita: «Eri un ragazzo modesto e pratico, sapevi fare proprio tutto. Non ti ho mai visto oziare. Mi piaceva vedere il tuo camion, con cui facevi le trasferte, parcheggiato accanto all'abitazione dei tuoi genitori a Laghi di Cittadella. Penso alla tua famiglia, già colpita dal lutto di tuo fratello».

Al termine della cerimonia, il feretro è stato accompagnato in cimitero dal suono a festa delle campane. Per oggi è previsto alle 15.30 in chiesa a Sant'Andrea Oltre il Muson a Castelfranco l'addio a Luca Micheletto, il papà di 38 anni che insieme a Pan ha perso la vita.

E sempre stamattina, Giuseppe Ferronato, il padre di Paolo - il tecnico di Cittadella al volante dell’auto dove viaggiava con le due vittime - volerà in Argentina per riabbracciare il figlio che si trova in ospedale: «L'abbiamo sentito, sta bene», dice sollevato il fratello Fabio.

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