Foto con saluto romano, Ancilotto nella bufera

L’assessore ai Lavori pubblici di Villanova ritratto con il braccio destro alzato. «È un fotomontaggio, farò denuncia». Il Pd attacca: «Chiarimento immediato»

VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO. Circola negli ambienti politici una foto che imbarazza l’amministrazione comunale villanovese perché ritrae l’assessore ai Lavori Pubblici, Filippo Ancilotto, con il braccio destro alzato nel classico saluto romano. Dietro di lui una bandiera con la croce uncinata, presa a simbolo dai nazisti.

Ancilotto nega di essere l’uomo del ritratto e annuncia querele. «Non sono io» dichiara piuttosto irritato «hanno preso la mia faccia e l’hanno appiccicata addosso a chissà chi, è sicuramente un fotomontaggio fatto ad arte per colpire me e gettare discredito sulla nostra amministrazione».

Ma perché proprio lui? «Perché sono l’assessore più popolare, quello che ha preso una valanga di preferenze ed è conosciuto e amato dalla gente» spiega. Pregresse simpatie nazifasciste? «Mai avute» assicura «non ho mai alzato il braccio destro, è assolutamente contrario ai miei princìpi, sarebbe come una bestemmia in chiesa e mi fa veramente rabbrividire. A casa mia mi avrebbero tagliato il braccio. Si tratta sicuramente di qualcuno che vuole farmi del male. È giusto che mi tuteli e per questo sporgerò denuncia».

A difesa del suo assessore si schiera il sindaco Cristian Bottaro. «Ancilotto è una persona trasparente, che si presta allo scherzo e non ama i social network tanto che abbiamo creato appositamente un blog dove appare accanto a Obama e alla Clinton, ma sono foto fasulle e non escludo che qualcuno abbia preso ad esempio questi scherzi innocenti per fargliene uno davvero atroce». Il Pd non lo prende affatto come uno scherzo. «Credo sia necessario un chiarimento immediato» dichiara il segretario provinciale dem Massimo Bettin. «È una foto imbarazzante, specie se accostata alle simpatie giovanili per Mussolini del sindaco Bottaro. Ogni amministratore deve ispirarsi alla Costituzione. Con quella foto viene offerta un’immagine falsa di Villanova, che si onora di aver dato i natali ad Antonio Ceron, medaglia d’oro della resistenza trucidato dai fascisti. Subito un chiarimento oppure l’allontanamento dell’assessore da qualsiasi incarico».

Rincarano la dose i consiglieri comunali del Pd Lucio Caccin e Michela Contin: «Riteniamo legittimo nutrire dubbi e farci delle domande su quali possano essere i messaggi che questa Giunta e questa maggioranza trasmette ai neo-diciottenni in occasione degli incontri di formazione alla maggiore età, durante i quali dovrebbe venire illustrata la Costituzione ispirata a principi e metodi in antitesi con quanto la foto descriverebbe». A quanto pare Ancilotto non verrà cacciato, ieri sera Bottaro gli ha riconfermato la fiducia. Si attendono le contromosse del Pd.

Giusy Andreoli

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