Fusione AcegasAps-Hera è arrivato il sì della giunta

Zanonato: «Ci siamo incontrati con Tosi, ma Verona non era interessata» Le tariffe non aumenteranno, lunedì si esprimerà il consiglio comunale
FUSIONE ACEGASAPS. NUOVO ALLARME La sede Safilo Sopra Roberto Vedovotto
FUSIONE ACEGASAPS. NUOVO ALLARME La sede Safilo Sopra Roberto Vedovotto

Continua la staffetta di Padova e Trieste verso Bologna. Il progetto di fusione per incorporazione tra Acegas Aps e la società emiliana Hera è stato approvato durante la giunta di ieri (assenti gli assessori Alessandro Zan di Sel e Silvia Clai dell’Idv). Il sindaco Flavio Zanonato ha esposto alla sua squadra i dettagli dell'operazione.

Con alcuni retroscena, come gli incontri con Flavio Tosi per coinvolgerlo nell'operazione, che non però non sono andati a buon fine. «Il mercato delle aziende pubbliche è stato ormai liberalizzato e bisogna trovare una strategia per rimanere in campo». Le parole del primo cittadino sembrano quasi una “prova generale” del discorso che dovrà convincere i consiglieri comunali lunedì sera ad approvare la fusione per incorporazione. «Da otto anni siamo insieme a Trieste» continua Zanonato, «e abbiamo cercato ulteriori allargamenti. Abbiamo provato con Iren, Linea Group, Ascopiave. In questo processo la Regione è stata co assente ma è comprensibile, la linea del centrodestra è quella di privatizzare». Non sono mancati, a quanto sembra, i tentativi di stringere accordi con i veronesi. «Abbiamo avuto tre incontri con Tosi che ci ha detto che non era interessato» continua Zanonato. Gli fa eco il vice sindaco Ivo Rossi, che specifica: «È una fase alla quale hanno lavorato direttamente le società interessate», vale a dire il presidente di Acegas Aps Massimo Paniccia. Ma l'accordo non giunge a maturazione. «Nel frattempo ci siamo mossi su altri fronti» continua Zanonato, «Tosi si è ripresentato quando l'accordo era giù siglato e precisamente il 25 luglio» cioè quando il cda di Hera e l'assemblea di AcegasAps Holding hanno approvato l'accordo quadro per l'integrazione della maxi multiutility. Chiuso il fronte dei servizi, si guarda altrove: «Ci siamo ripromessi di fare un tavolo sulla fiera e anche sui trasporti» continua Zanonato. Tornando alla questione Hera il sindaco ha riepilogato i punti salienti dell'operazione: concambio, governance della società, stabilimenti e personale. AcegasAps continuerà a chiamarsi così con l'aggiunta della dicitura “gruppo Hera”. Padova e Trieste entrano nel patto di sindacato composto dagli altri Comuni che, in totale, possiedono il 61% di Hera. Cambia la composizione del consiglio di amministrazione: il presidente rimane giuliano e l'ad padovano, ma i consiglieri diventano nove di cui cinque sono di Hera. I dividendi, ricorda Zanonato, sono più del doppio, a parità di capitale. Una volta conclusa la panoramica sul vantaggi Zanonato smonta le critiche emerse in questi giorni. «Le tariffe non aumenteranno perché non sono decise dalla società appaltatrice» continua, «non è vero che siamo stati spinti dal debito, quello che conta è il concambio visto che debiti e crediti si fondono nelle due società». E poi c'è la questione inceneritore. «Si è detto che cmanderanno i rifiuti dalle altre città ma è la Regione che decide» spiega il sindaco. Insomma, «conteremo di meno, ma faremo cose più importanti». Dopo aver convinto la sua giunta, rimane il consiglio comunale di lunedì. »Perché «i tempi sono stretti», ha chiuso Zanonato, » per arrivare al 15 ottobre, data delle assemblee di Acegas Aps e di Hera».

Valentina Voi

Argomenti:economia

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