Fusione acquedotti il 50 per cento di “sì” è stato superato

Già a favore 30 comuni padovani del Centro Veneto Servizi e 21 su 52 di quelli rodigini serviti da Polesine Acque
Monselice, 30.07.2013.Nuova sede Centro Veneto Servizi presso il centro direzionale "Monselice Uno".Nella foto: l'esterno.ph. Zangirolami
Monselice, 30.07.2013.Nuova sede Centro Veneto Servizi presso il centro direzionale "Monselice Uno".Nella foto: l'esterno.ph. Zangirolami

MONSELICE. Fusione tra Centro Veneto Servizi e Polesine Acque, superata la boa del 50% dei consensi. La matematica manca ancora per brindare, ma i promotori della fusione vogliono sottolineare il raggiungimento della maggioranza politica. Le cifre sono state confermate nel corso del Comitato congiunto dei sindaci che si è tenuto l'altro pomeriggio. Ad oggi sono 30 (su 58) i Comuni di Cvs che hanno votato a favore della fusione, per un totale pari al 50,38% delle quote societarie. Sono stati invece 3 i Comuni contrari, pari al 2,30% delle quote. Polesine Acque vede a oggi 21 consigli comunali (su 52) che si sono già espressi favorevolmente alla fusione, rappresentando il 51,69% delle quote. I Comuni contrari sono stati 4, pari al 20,28% (tra cui anche Rovigo).

È bene ricordare che la maggioranza di Cvs è intesa come 50% più uno delle quote, mentre nel Polesine la soglia è del 66,67%. Commentano da Cvs: «Il superamento della maggioranza in entrambi i territori indica che le amministrazioni comunali hanno espresso un orientamento politico chiaro, interpretando il comune sentire dei cittadini in difesa dell'acqua pubblica, che non fa utili sulle bollette, e in linea con lo spirito del referendum del 2011. Questo è infatti l'obiettivo centrale del processo di aggregazione e le delibere comunali che in questi giorni stanno approvando la fusione poggiano su due pilastri fondamentali: il contenimento delle bollette e la garanzia della realizzazione di tutte le opere di rinnovamento delle reti e degli impianti previste per ciascun ambito». Sempre dall'ente gestore monselicense viene annunciato un primo traguardo in materia di aggregazione: «Nel mese di aprile è stata portata a termine con successo l'unificazione dei due laboratori accreditati di Cvs e Polesine Acque, realizzando fin da subito quelle economie che erano previste anche dalle pianificazioni degli advisor. Il risparmio per la collettività ammonta a 400.000 euro annui, in termini di minori costi nella realizzazione delle analisi, grazie all'unificazione di strutture e personale». A breve verranno convocate le assemblee straordinarie delle due società.

Nicola Cesaro

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