Galan: «Uomini come lui hanno fatto l'Italia»

Zanonato: «Ha difeso la democrazia». Zaccaria: «Enorme perdita»
Il sindaco Flavio Zanonato
Il sindaco Flavio Zanonato
PADOVA
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«Sono addolorato, Guido Petter per me era diventato un simbolo dopo l'aggressione di Autonomia operaia nel 1979. Il simbolo di chi non arretra di fronte alla violenza, nemmeno a quella feroce di quegli anni a Padova». Il ministro della Cultura Giancarlo Galan ha appreso ieri sera a Mosca la notizia della scomparsa del fondatore della facoltà di Psicologia di Padova. «Era un partigiano come mio padre, ho un ricordo vivissimo di lui. Fa parte di quella generazione di intellettuali che hanno fondato la nostra Repubblica. L'università di Padova ne ha accolti molti di questi grandi uomini».


Un uomo di sinistra, che si è battuto contro il terrorismo degli anni di piombo tanto da essere aggredito a colpi di martello in testa il 9 maggio 1979. Il sindaco di Padova Flavio Zanonato era al suo fianco in quegli anni, ne ha condiviso le stesse battaglie. «Un uomo mite, semplice nei modi, ma determinatissimo nel difendere la democrazia. Eravamo molto amici, Guido era un militante negli anni '70 e ancora adesso ci frequentavamo molto spesso. Perdiamo un personaggio importantissimo nella storia di Padova che ha contribuito come pochi ad esportare la nostra eccellenza in Italia e in tutto il mondo. Il malore dei giorni scorsi mi ha fatto tornare in mente Enrico Berlinguer, è stata la stessa cosa».


Nel 1971 Guido Petter ha fondato la facoltà di Psicologia e per il mondo universitario padovano è sempre stato un punto di riferimento imprescindibile. Per docenti e studenti. «La morte di Guido Petter - ha detto il Rettore, Giuseppe Zaccaria - rappresenta una grave perdita per la nostra Università. È stato un vero maestro nella nostra facoltà di Psicologia. Intere generazioni di studenti hanno avuto in lui sempre un luminoso punto di riferimento. Petter è stato anche un maestro nell'impegno civile. La grande levatura morale che lo ha sempre contraddistinto, anche nei momenti più difficili, per tutti noi ha costituito un grande esempio». Il Rettore è visibilmente turbato dall'improvvisa scomparsa di Petter. «A nome dell'università di Padova e mio personale esprimo il profondo cordoglio alla famiglia e alla facoltà di Psicologia per la gravissima perdita».


Ha insegnato e formato decine di migliaia di studenti nell'ateneo padovano, ma i suoi colleghi lo ricordano anche come una persona straordinaria nel diffondere la psicologia al di fuori della facoltà. «Ha avuto in grande ruolo nel diffonderla nell'opinione pubblica - commenta Luciano Arcuri - Non solo dobbiamo ringraziarlo per aver portato Psicologia ad essere un punto di riferimento internazionale, ma a 84 anni era attivissimo, un vulcano di idee con una passione sfrenata per la psicologia».

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