Padova saluta (per ora) il Gattamelata: smontata l’opera di Donatello, sarà restaurata

Davanti al Santo, mercoledì 8 ottobre, le delicatissime operazioni di smontaggio del monumento equestre usando una gru: previsto un anno e mezzo di restauro. E’ la terza volta nella storia che il cavaliere di bronzo smonta dal suo cavallo. Giordani: «Una data storica»

Costanza Francesconi
Una delle fasi di smontaggio del monumento al Gattamelata (foto Agenzia Bianchi)
Una delle fasi di smontaggio del monumento al Gattamelata (foto Agenzia Bianchi)

Dieci minuti di stacco, volo e atterraggio. Poco dopo le 9 e mezza di mercoledì 8 ottobre nel piazzale antistante la Basilica del Santo a Padova, il Gattamelata ha cominciato la sua discesa da cavallo: la terza nella storia della celebre statua equestre - capolavoro di Donatello - che per un anno e mezzo almeno sarà oggetto di importanti restauri.

Ecco come il Gattamelata a Padova è smontato dal suo cavallo. Il video

Il cavallo in bronzo rimarrà davanti alla Basilica del Santo fino a giovedì 9, quando è programmato lo smontaggio dal basamento. Entrambi troveranno ricovero nell’ex museo civico per gli accertamenti preliminari.

Il Gattamelata scende dal sagrato di Sant'Antonio a Padova: al via il restauro del capolavoro di Donatello
Donatello: la statua equestre del Gattamelata sul sagrato del Santo a Padova

Imbragato da una squadra di restauratori, ingegneri, architetti e impresari, il cavaliere - un tutt’uno con la sella, ma solo appoggiato al cavallo - è stato prelevato con una gru e posizionato in un supporto a terra dove sono cominciate le prime ispezioni.

Era il 1° ottobre del 1940 quando il Gattamelata aveva lasciato il sagrato della Basilica di Sant’Antonio l’ultima volta.

«Assistiamo ad una data storica, a un monumento considerato tra i più importanti dell’arte rinascimentale. Dopo 85 anni dall’ultima ‘discesa’, Erasmo da Narni, detto il Gattamelata, viene spostato dalla sede in cui i padovani sono abituati a vederlo», dichiara il sindaco Sergio Giordani, che sorvola con una battuta sulle polemiche legate alla futura collocazione dell’opera originale, una volta restaurata: se nuovamente all’esterno, esposta alle intemperie ma sotto gli occhi del mondo, o musealizzata, all’interno, e sostituita da una copia fedele che non lasci spoglia la piazza. «Se rispondo, al 50% sbaglio», dice Giordani sorridendo, «Però mi piacerebbe ritornasse fuori».

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