General Fluidi perde la causa per le cerniere del Mose

Nessuna concorrenza sleale, nè appropriazione indebita. La General Fluidi di Padova non può recriminare nulla in merito alle cerniere del Mose (in una denuncia asseriva che la Fip si era assunta...

Nessuna concorrenza sleale, nè appropriazione indebita. La General Fluidi di Padova non può recriminare nulla in merito alle cerniere del Mose (in una denuncia asseriva che la Fip si era assunta indebitamente la paternità di suoi progetti oleodinamici). Si chiude dopo quattro anni la controversia civile e penale instaurata da General Fluidi Srl nei confronti di Fiar Srl di Selvazzano e dei soci della medesima Davide Barin e Stefano Bertolini, accusati di appropriazione indebita e di concorrenza sleale in relazione ai progetti relativi ai connettori di aggancio, predisposti da General Fluidi, per conto della Fip Industriale di Selvazzano, affidataria di parte dei lavori del Mose. La vicenda prese avvio nel 2013 con la denuncia penale nei confronti di Barin e Bertolini e la contemporanea citazione civile contro Fiar, per ottenere il risarcimento di danni per 600 mila euro. La procura chiese l’archiviazione nel gennaio 2016, incontrando però l'opposizione di General Fluidi che impugnò l'istanza innanzi al Giudice per le Indagini Preliminari. Però anche il giudice Lara Fortuna, ha definitivamente escluso qualsiasi elemento anche solo indiziario a carico di Barin e Bertolini, difesi dagli avvocati Giordano Carraro e Leonardo Arnau, la cui posizione è stata archiviata il 16 giugno 2016. Sul versante civile il giudice Gianluca Bordon, ritenendo priva di qualsiasi supporto probatorio la richiesta di General Fluidi, ha escluso qualsiasi ipotesi di concorrenza sleale e rigettato la domanda di risarcimento dei danni, condannando General Fluidi a rimborsare a Fiar le spese sostenute per la difesa nel giudizio, da parte dei legali Giordano Carraro e Valeria Peruzzo, con sentenza del 11 gennaio scorso. «L’accanimento di General Fluidi, rivelatosi totalmente privo di giustificazione, avverso la serietà e correttezza personale ed aziendale di Fiar e dei suoi soci, ha esposto per 4 anni i titolari Barin e Bertolini ad un gogna mediatica ed a danni di immagine di cui ora si chiederà il conto» assicurano dall’azienda.

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