Gestione logistica, Dmo svolta arrivano 130 assunzioni dirette

Sono circa 130 i dipendenti del sistema degli appalti coop di Dmo a sottoscrive un nuovo contratto a tempo indeterminato in Xpo, la multinazionale della logistica che ha in mano la gestione dei magazzini e dei trasporti del gruppo della grande distribuzione di Pernumia.
Proprio ieri mattina a Vescovana e Boara Pisani, le due piattaforme logistiche che servono gli oltre 450 punti vendita a marchio Caddy’s, BeautyStar e L’Isola dei Tesori del gruppo in Italia hanno visto una lunga processione di dipendenti, con la penna in mano, per firmare un nuovo contratto di lavoro che li trasforma da soci lavoratori in dipendenti veri e propri di Xpo ottenendo nel contempo un aumento contrattuale da circa 60 euro lordi in più al mese. «Dopo una lunga contrattazione» spiega Romeo Barutta, segretario della Filt Cgil di Padova «siamo riusciti a ottenere una vittoria storica. Il modello degli appalti della logistica, dove si annidano malaffare, sfruttamento ed evasione contributiva fiscale e quant’altro, è stato superato grazie all’impegno dei lavoratori e alla consapevolezza sia dei committenti finali, Dettaglio Moderno Organizzato Spa proprietario delle due piattaforme, che di Xpo. Ora tutti e 200 circa i lavoratori delle due strutture potranno godere delle tutele dei lavoratori dipendenti e archiviare una volta per tutte il percorso da soci lavoratori».
Una storia come tante, quella delle piattaforme logistiche di Dmo sul territorio: dalla costruzione vera e propria della struttura, nel 2007, fino all’esternalizzazione sia dei servizi di magazzino che di quelli di trasporto nel 2013, con l’accordo siglato con Nd Logistic, gruppo francese di settore, solo un anno dopo acquisito dalla multinazionale statunitense della logistica Xpo. Proprio nel 2013 circa 70 dipendenti diretti della logistica di Dmo erano passati dapprima ai nuovi provider. Xpo nel frattempo aveva aperto al mondo degli appalti, con il supporto iniziale di una ventina di lavoratori, poi cresciuti anno dopo anno assieme ai punti vendita del gruppo committente, fino al numero attuale di 130. «Questo per noi è un passaggio importantissimo che conferma Padova come laboratorio nazionale del settore» continua Barutta. «Qui abbiamo assistito all’esternalizzazione dei servizi della logistica, abbiamo visto il proliferare del modello degli appalti e delle cooperative ma pure dello sfruttamento e dell’illegalità. Padova è stata protagonista di vicende drammatiche di caporalato, di evasione contributiva, di operazioni poco chiare a danno dei lavoratori. Qui abbiamo assistito negli anni allo sviluppo del ruolo della logistica nella catena del valore, la sempre più significativa centralità dell’e-commerce, e qui stiamo lavorando per il ritorno dei lavoratori in seno alle imprese strutturate: dopo anni di lotta il sistema della distribuzione sta comprendendo il ruolo strategico della logistica e alcuni gruppi strutturati si stanno muovendo di conseguenza. Non tutti però, come nel caso di Aspiag a Monselice, sono arrivati ad accettare la situazione e sarà nostra cura aiutarli a capire che il tempo della cooperative dove tutto è possibile e la tutela dei diritti spesso è assente è finito». —
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