Giostre in Prato al via ma è ancora polemica

PADOVA. In Prato della Valle il magico spettacolo delle giostre, edizione 2018, è cominciato ieri, alle 16, con l’installazione di 27 attrazioni compresi i furgoni per il food. Quest’anno, visto che Piazza Rabin non è ancora utilizzabile per i noti lavori in corso, gli spettacoli viaggianti sono stati sistemati solo sul lato nordest del Prato.
Per volontà della Sabap (ex Sovrintendenza delle Belle Arti) il Comune ha concesso l’autorizzazione solo alle giostre piccole e medie, ma non a quelle grandi. Il no alle grandi attrazioni ha causato la reazione immediata dei titolari delle grandi giostre, tra cui quella del padovano doc, Jerry Pozzi.
«Mi sono rivolto a un avvocato» spiega Pozzi. «Di fatto ci sono solo attrazioni per bambini. Che differenza con gli anni d’oro quando la Festa del Santo non aveva nulla da invidiare alle giostre del Prater a Vienna. Come mai il Comune non mi ha dato il permesso d’installare il mio Tornado, visto che non è molto più grande con le attrazioni installate ieri e che resteranno in Prato sino alla sera del 13 giugno? Avrei voluto parlare direttamente con il sindaco Sergio Giordani, che mi sembra veramente una persona capace ed intelligente. Ma, ormai, la frittata è fatta».
Malumori anche tra gli ambulanti del mercato settimanale del sabato, in particolare tra i 22 fruttivendoli. «Questa mattina, in base all’accordo raggiunto in Comune, dobbiamo aprire i nostri banchi negli spazi riservati alle giostre sino al giorno del Santo» dice Nicola Zabeo. «Non credo che lo spazio sarà sufficiente per ospitarci tutti. Prevediamo che i banchi saranno incastrati in mezzo alle giostre e che i clienti avranno non poche difficoltà a fare gli abituali acquisti». (f. pad.)
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