Leoni, un padovano a Liverpool per giocare con i Reds
Il calciatore, ex Vigontina e Cittadella, lasciò il Padova a gennaio 2024. Ora giocherà in Premier. Ufficializzato il passaggio dal Parma, operazione costata 35 milioni agli inglesi

Nessuno è profeta in patria: quasi sempre. Un detto che calca a pennello a Giovanni Leoni, alfiere di 18 anni, approdato nella città dei Fab Four, quella Liverpool targata Reds, che hanno chiuso l'affare col Parma sborsando 35 milioni di euro, dopo aver trovato l’accordo con lo staff del giovane difensore (195 cm).
Il baby-gold
La storia del baby-gold Leoni è più che nota. Cresce nel ricco vivaio della Vigontina (sei anni, dal 2009 al 2015) quindi tre anni al Cittadella (2015-18), poi il Padova: cinque stagioni all'ombra del Santo, passando dall’Under 17 alla prima squadra (pochissime le sue presenze in Primavera). Purtroppo lo scarso feeling con l'allora tecnico Vincenzo Torrente (la miseria di una presenza), che gli preferiva giocatori con più esperienza, è stata la causa del suo addio al biancoscudo: tutto questo a gennaio 2024.
Tuttavia per la società di viale Nereo Rocco anche un tesoretto da mettere in cassaforte: ecco spiegato l'arcano. La scorsa estate la Sampdoria, che aveva acquisito il giocatore dal Padova (con la maglia blucerchiata disputate 12 partire e realizzata una rete), ha ceduto il ragazzo al Parma per una cifra intorno agli otto milioni.
L’operazione includeva anche una parte di bonus, arrivando a un totale di circa 8 milioni e mezzo. In precedenza Leoni era stato riscattato dal Padova per un milione e mezzo, con il club biancoscudato che manteneva una percentuale sulla futura rivendita (altro mezzo milione circa nelle casse padovane).
Il successo al Parma
Al Parma, nella passata stagione, l’esplosione del difensore: 17 presenze in A e un gol realizzato (al Cagliari). E adesso il suo sbarco in Premier League è diventato ufficiale: un’accelerata nelle ultime ore della trattativa, dopo i dialoghi avviati nelle scorse settimane.
Su di lui Radio Mercato aveva svelato un interesse da parte delle milanesi. Tuttavia né Inter, né Milan avevano dato l’impressione di affondare il colpo su Leoni. La mega offerta fatta recapitare dal Liverpool al Parma, dopo aver parlato con il diretto interessato, ha fatto calare il sipario sulle speranze rossonerazzurre (più Inter che Milan, a dire il vero, ma in lizza c’era pure la Juve) di arrivare al ragazzo.
Un altro talento che se ne va
Tant’è che dal 13 agosto il club emiliano è già alla ricerca del sostituto di Leoni. Ma la domanda che si pongono gli esperti pallonari è sempre la stessa: perché la Serie A si è fatta portare via un altro talento? E se l’è chiesto, senza «se» e senza «ma» anche l’ex ct Arrigo Sacchi: «Contento per il ragazzo che avrà una grande occasione di mettersi in mostra nel campionato più forte del mondo ma per il nostro calcio un altro addio inconcepibile».
La verità è anche un’altra: il livello della nostra Serie A non contempla 18enni di belle speranze da far giocare con costanza. Insomma, anche nel calcio il nostro non è un Paese per giovani.
In passato era capitato anche a Marco Verratti, il talentuoso centrocampista scoperto da Beppe Galderisi appena 16enne al Pescara e spedito dal Nanu in prima squadra; poi esploso nella Zemanlandia promossa poi in A. Però nessun club dei cosiddetti grandi ebbe il coraggio di credere nelle qualità del ragazzo abruzzese, finito nel luglio del 2012 al ricchissimo Psg. Verratti, ora 32enne, pensa di tornare a giocare in Europa (non in Italia) a fine stagione dal Qatar; nel frattempo sta per acquisire una quota del 40 per cento del “suo” Pescara, per un valore di un milione e mezzo: l’accordo prevede che il giocatore abruzzese entri a far parte della dirigenza del club del presidente Daniele Sebastiani. —
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