Giro del mondo in 80 giorni su auto elettrica

A Villa Contarini il barone Bianchi di Mogliano Veneto a capo dell’unico team italiano
POLETTO-FOTO PIRAN-PIAZZOLA SUL BRENTA PRESENTAZIONE AUTO ELETTRICA GIRO DEL MONDO da sx gianluca baronchelli , carolina e federico bianchi
POLETTO-FOTO PIRAN-PIAZZOLA SUL BRENTA PRESENTAZIONE AUTO ELETTRICA GIRO DEL MONDO da sx gianluca baronchelli , carolina e federico bianchi

PIAZZOLA. C’è chi lo ha fatto per mare e chi per aria. Loro lo faranno per terra, ma con una particolarità unica: gireranno il mondo a bordo di un’auto elettrica, una Tesla S. Rigorosamente in 80 giorni, come nel romanzo di Julies Verne, dal 16 giugno al 4 settembre. Partiranno da Barcellona, e non da Londra come nel libro, ma attraverseranno lo stesso tre continenti, passando per l’America e l’Asia, ritornando per l’Europa e facendo tappa in 20 nazioni e in svariate città dove sono previsti eventi pubblici. 26.000 chilometri senza mongolfiera ma su strade di ogni tipo, compreso il deserto del Gobi con più di 50 gradi all’ombra. Un’avventura singolare, completamente a emissioni zero, per dimostrare al mondo che l’impresa descritta dallo scrittore francese a fine ’800 è possibile anche senza inquinare. A cimentarsi in questo record saranno il barone Federico Bianchi di Mogliano Veneto, la figlia Carolina e il fotografo friulano Gianluca Baronchelli. Faranno parte, con la loro Tesla P90D (700 cavalli), dell’unico team italiano dell’evento mondiale “80eDays”, sbarcato ieri in tour promozionale in Villa Contarini a Piazzola sul Brenta.

L’iniziativa, che gode del patrocinio della Regione Veneto, è stata promossa da Rafael de Mestre, il pilota tedesco-spagnolo che nel 2012 con la sua Tesla Roadster ha compiuto il giro del mondo da solo in 127 giorni. Da qui l’idea di una maratona internazionale, a cui hanno aderito 12 equipaggi di varie nazionalità. Per l’Italia, l’unico team è quello del barone Bianchi, che oggi vive a Vienna ma ha origini trevigiane. Al suo fianco il co-pilota e fotografo Baronchelli, che documenterà il viaggio, e la figlia del barone, Carolina, laureata in Media e comunicazioni e che parla cinque lingue. Costo stimato per l’impresa è di circa 150.000 euro, ma di sicuro la spesa minore riguarderà i rifornimenti. «Un pieno di un’auto elettrica», ha spiegato il barone, «è di circa 12 euro e si percorrono 500 chilometri. Per ricaricare l’auto nelle colonnine ci vogliono circa 40 minuti (36 ore sulla corrente di casa). Non si tratta di un rally, ma un progetto di sostenibilità per il nostro futuro».

Paola Pilotto

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