Giro d'Italia a Monselice: il sindaco chiude la scuola, il preside la tiene aperta con la didattica a distanza

La preside dell’istituto Kennedy prevede la didattica a distanza: «Decisione del sindaco, i professori non devono lavorare». E alcuni docenti si rivolgono al sindacato 

MONSELICE. Tutte le scuole di Monselice domani saranno chiuse per il passaggio del giro d’Italia, tranne l’istituto superiore Kennedy. Il sindaco Giorgia Bedin per garantire le condizioni di massima sicurezza a tutela dell’incolumità pubblica e privata, ma anche per permettere agli studenti di poter vedere il passaggio del Giro d’Italia, ha previsto la chiusura straordinaria di tutte le scuole di ordine e grado per l’intera giornata di domani.

L’ordinanza del sindaco però è stata interpretata diversamente dall’istituto Kennedy che tramite una circolare interna e un avviso sul sito web ha previsto una didattica a distanza per tutte le classi dell’istituto superiore e per i corsi serali.

L’iniziativa di non penalizzare gli studenti, già provati dalla lunga chiusura della scorsa primavera, però non è piaciuta ad alcuni insegnanti che hanno interpellato le sigle sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Fgu che hanno inoltrato una lettera alla dirigente del Kennedy, Paola Passatempi, alla Rsu dell’istituto e al provveditore Roberto Natale in cui spiegano i motivi della contrarietà della didattica a distanza prevista per domani.

Secondo le sigle sindacali, durante i periodi di chiusura delle attività scolastiche, disposte da autorità diverse da quelle dell’amministrazione scolastica nessuna prestazione è dovuta dal personale della scuola in quanto ricade nella fattispecie di “impossibilità” della prestazione lavorativa a carico dei lavoratori di tutti i profili».

Secondo i sindacati la prestazione lavorativa di domani non deve essere svolta a distanza, come riporta l’articolo 1256 del Codice civile, perché la chiusura degli istituti scolastici non è data da una sospensione per emergenza sanitaria, ma dalla chiusura di tutte le scuole, voluta dal sindaco Bedin per la concomitanza delle lezioni con un evento sportivo di rilievo. I sindacati chiedono quindi la revoca della didattica a distanza voluta dalla preside Passatempi: «Le disposizioni emanate, rivolte a studenti e insegnanti violano, a nostro parere, il quadro della normativa vigente in materia dei doveri di ufficio degli insegnanti», concludono i sindacati. —

 

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