Gli amici vogliono aiutare la famiglia

Il motoclub “I Rapaci” di cui Michele Lando faceva parte ha aperto un conto. Oggi la decisione sull’autopsia
Di Alessandro Cesarato

SANT’ANGELO DI PIOVE. I familiari e i tanti amici di Michele Lando dovranno attendere ancora qualche giorno per potergli tributare l’ultimo saluto. La Procura di Rovigo non ha ancora sciolto le riserve sull’opportunità di effettuare l’autopsia sul corpo del quarantunenne centauro vittima di un tragico incidente mentre stava correndo con la sua moto sulla pista dell’autodromo di Adria. Nella mattinata di oggi il pubblico ministero valuterà comunque se incaricare il medico legale.

La moglie Irene, i genitori e gli altri familiari attendono con ansia il momento di potere finalmente fare visita alla salma del loro caro che si trova ancora all’ospedale di Adria. Michele Lando lo scorso sabato si trovava nell’autodromo rodigino per una gara motociclistica amatoriale. Un circuito che conosceva a memoria e che specie in passato era stato per lui una seconda casa. Pilota di esperienza e con alle spalle chilometri e chilometri di asfalto, dopo l’intesa attività giovanile, Michele negli ultimi anni, specie dopo il matrimonio e l’arrivo della figlia, aveva ridotto al minimo le sue comparsate in pista. Una grande passione, quella per le due ruote. Sabato pomeriggio la tragedia, frutto di un destino davvero crudele. Mentre era piegato sul manubrio, impegnato nell’affrontare una delle curve del circuito, è stato colpito in pieno dalla moto di un pilota che dopo essere uscita di strada si è impennata, schizzando come una trottola in avanti. Questioni di attimi che hanno segnato irreparabilmente il destino di un padre di una bambina di meno di due anni, di un marito felice, figlio di una famiglia unita e solidale.

Michele Lando lavorava nell’impresa di papà Ivone specializzata nella posa di pavimenti per esterni. In via Piera, dove si trova nola sua abitazione e quella dei genitori, in questi giorni tante persone hanno voluto stringersi intorno alla famiglia. La testimonianza di tutti è unanime: Michele era una persona solare, seria e benvoluta da tutti. Tante attestazioni di stima e di cordoglio per Michele sono arrivate anche sul web che raccoglie il dolore, misto a incredulità, degli amici più lontani e di chi aveva avuto modo di conoscerlo nel mondo delle corse. Gli amici più stretti, tra cui Alessandro Pedron che da quasi venti anni lo accompagnava in tutte le gare, stanno raccogliendo tante foto di Michele con l’idea di farne un grande poster. I ragazzi del motoclub dei Rapaci di Rovigo, a cui Michele era iscritto, profondamente addolorati per la sorte dell’amico, si sono mossi per cercare di dare un contributo e un sostegno alla moglie e alla figlia. Stanno raccogliendo dei fondi e hanno istituito un conto corrente dedicato (Motoclub dei Rapaci, causale: donazione famiglia Lando Michele, iban: it90d057281220021 3571217349 – Banca Popolare di Vicenza).

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