Gli sconfitti recriminano «Campagna partita tardi»

ALBIGNASEGO. Il sentimento che accomuna tutti e tre i candidati a sindaco non eletti è la delusione. Tutti, fino all’ultimo, hanno creduto di poter giungere almeno al ballottaggio e di potersela giocare con gli apparentamenti. Non ne avevano mai fatto mistero, come oggi non nascondono l’amarezza. Ieri mattina Paolo Alfier, dopo appena un paio di ore di sonno, era al lavoro regolarmente: da tempo era stata programmata un’esercitazione della Protezione civile e in qualità di responsabile della sicurezza dell’Enaip doveva presenziare. «È stata una lunga notte», racconta, «e ci siamo ritrovati per fare un bilancio del risultato. Certo, siamo partiti tardi, perché si è deciso solo alla scadenza ormai imminente delle candidature di convergere sul mio nome. Avrei potuto fare di più o meglio? Non lo so, ho dato il massimo, portando in discussione temi anche di alto livello. Un po’ di amarezza c'è, perché pensavamo di raggiungere un miglior risultato. Ieri ho telefonato subito a Giacinti per congratularmi: da parte mia farò un’opposizione seria e cavalleresca, cercando di portare in consiglio parte del nostro programma al servizio dei cittadini. Ciò che mi porterò dentro di questa campagna elettorale sono le tante persone che mi sono state vicino e mi hanno voluto bene».
Alfier entra solo con due consiglieri della lista Pd, mentre della “Albignasego viva” non è entrato nessuno. Pensava in un risultato migliore anche Ulderico Cinetto, candidato della Lega Nord. «Francamente speravo di arrivare al ballottaggio», dice, «ma sono mancati i voti: si vede che la gente sta bene così. Si parla di partecipazione, ma i cittadini si fanno sentire solo quando vengono colpiti direttamente dai problemi, come ad esempio gli allagamenti. Siamo partiti tardi, purtroppo, con la campagna elettorale, contando su pochi mezzi. Sarò in consiglio e farò la mia opposizione». La più positiva è la candidata pentastellata. «Sono comunque contenta che il Movimento 5 stelle abbia guadagnato consensi», dichiara Rossella Clai, «raggiungendo l'11,2%. È un risultato importante se lo confrontiamo con le elezioni amministrative del 2013, dove ottenne un timido 7%. Ci rende orgogliosi del lavoro svolto, perché le preferenze sono aumentate in maniera sensibile passando da 942 a 1453. Il risultato ci consente di entrare in consiglio comunale e di lavorare in maniera libera: è una vittoria non della “sedia”, ma della libertà di pensare e scegliere. Ringrazio tutti i candidati consiglieri, gli attivisti e i volontari, che in questi mesi hanno dedicato energie e tempo a un progetto politico nel quale crediamo e che ci impegneremo a portare avanti con onestà e serietà».
Cristina Salvato
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