Gratta e vince 3 milioni di euro
Invia un fax e poi telefona all'edicola: «Grazie, la mia vita cambierà»

SAONARA.
Supervincita da 3 milioni di euro per un cittadino di Villatora che ha sbancato Lottomatica vincendo il principale premio del «Gratta e vinci». Con 10 euro ora potrà «Vivere alla grande». Entro poche settimane 500 mila euro finiranno dritti nel conto bancario del fortunato e anonimo vincitore, a cui se ne aggiungeranno 10 mila ogni mese per i prossimi vent'anni e per finire un bonus di ulteriori 100 mila euro. Fatti i conti siamo a 3 milioni. Il biglietto è stato venduto nella tabaccheria-edicola dei fratelli Nicola e Simonetta Pasquato in via 11 febbraio a Villatora. Da ieri mattina, appena si è diffusa in paese la notizia, la rivendita è diventata meta di un pellegrinaggio di curiosi che tempestano i titolari di domande sull'identità del vincitore (che rimane sconosciuta) e acquistano biglietti nella speranza di bissare il gran colpo. Giovedì pomeriggio è arrivato un fax in negozio con la fotocopia del biglietto dove erano evidenti i due riquadri con la scritta «Vivere alla grande» che indicano la colossale vincita. Nicola e Simonetta Pasquato, increduli, hanno chiesto la conferma a Lottomatica. E mentre sprizzanti gioia attaccavano grandi manifesti per annunciare la bella vincita, è arrivata anche la telefonata del fortunato cliente. «E' stato quasi un flash - racconta Simonetta Pasquato - quando ho alzato la cornetta ho sentito una voce rotta dall'emozione, che parlava in maniera un po' confusa. Era un uomo e mi ha detto di essere stato lui ad inviare qualche ora prima il fax per farci sapere della vincita e voleva ringraziarci. Parlava in italiano ma con una evidente inflessione dialettale. Potrei azzardare a dire che si tratta di una persona del paese o comunque di queste parti, ma non so proprio chi possa essere. Del resto», fa notare la donna, «qui passano anche tanti clienti occasionali vista la vicinanza con la strada dei Vivai. Quello che mi ha fatto piacere è stato sentir dire da questa persona che aveva davvero bisogno dei soldi e che cambieranno la vita a lui e alla sua famiglia. Sinceramente non mi interessa nemmeno più di tanto sapere chi è, mi basta essere felice per lui e poi ci sentiamo gratificati anche noi. In qualche modo abbiamo avuto la nostra parte in questa bella storia», sottolinea Simonetta Pasquato. Per la rivendita non è prevista alcuna percentuale sulle vincite dei Gratta e vinci: «Pazienza», commenta euforico Nicola Pasquato brindando con i clienti, «ci accontenteremo del diploma che ci invierà Lottomatica che ci incorona rivendita superfortunata. Certo che solo a pensare che quel biglietto è passato nelle mani mie o di mia sorella, beh, un po' di invidia non può non esserci. A chi non farebbero comodo tutti quei soldi?». Dalla matrice del biglietto i gestori della tabaccheria sono potuti risalire al blocchetto di cui faceva parte e alla relativa fattura: «Si tratta di biglietti arrivati il 30 dicembre e venduti nei giorni successivi - conferma Simonetta - ma dire quando con precisione è impossibile. Ne vanno via talmente tanti e a persone di tutti i tipi che un identikit non si riesce a farlo». Grazie alla favolosa vincita nel negozio di via 11 febbraio si respira un'aria di festa che titolari e clienti condividono allegramente: «Gioco quasi tutti i giorni al lotto o con il gratta e vinci», racconta Armando Checchin, «è una passione e un'abitudine ma a me una fortuna così non è mai capitata e chissà mai se riuscirò a portare a casa qualche centinaio di euro». Giuseppe Bellaveduta punta al lotto tutte le settimane: «Alla fortuna bisogna crederci», suggerisce l'anziano, «altrimenti mica ti guarda. Sono proprio contento per chi ha vinto, spero spenda bene quel patrimonio». «Se prima prendevo un biglietto ogni tanto credo che adesso diventerà un'abitudine anche per me», aggiunge sorridente Beatrice Timpanaro, «speriamo che Simonetta e Nicola portino fortuna anche a me». «Sarà impossibile entrare qui e non comprare un gratta e vinci adesso» confessa Matteo Nicoletto sgranando gli occhi davanti al cartellone che annuncia la vincita milionaria, «la speranza di vincere è troppo forte». Al momento nella tabaccheria le uniche tracce del misterioso vincitore rimangono il fax e la telefonata di giovedì: vuoi vedere che con tanti soldi che la dea bendata gli ha regalato non manda nemmeno una bottiglia di champagne per festeggiare?
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