Grattacielo Belvedere senza riscaldamento per i condòmini morosi

Diversi inquilini non pagano regolarmente le spese comuni: i 110 appartamenti e uffici restano anche senza acqua calda
PD 29/07/02 G.M. GRATTACIELO PIAZZALE STAZIONE. SI NOTI L'ALTEZZA DALLA PERSONA CHE CAMMINA. (SALMASO)
PD 29/07/02 G.M. GRATTACIELO PIAZZALE STAZIONE. SI NOTI L'ALTEZZA DALLA PERSONA CHE CAMMINA. (SALMASO)

PADOVA. Dal 15 ottobre, ossia da quando è stato possibile accendere i termosifoni in base alle normative vigenti, i 110, tra appartamenti ed uffici del grattacielo Belvedere, che si trova davanti alla stazione, sono senza riscaldamento e senz’acqua calda. Tutto questo perché la maggioranza degli inquilini, che ha preso in affitto gli alloggi da una serie di società immobiliari, non paga regolarmente le spese di condominio e, quindi, l’amministratore condominiale non può più garantire, per ovvi motivi, l’erogazione del gas metano in tutte le abitazioni del palazzo costruito negli anni ’60, già di proprietà della Cattolica Assicurazioni, di Milano.

E così sono costretti a restare al freddo anche tutti i bambini delle numerose famiglie cinesi, che abitano da anni all’interno del grattacielo. Gli effetti si stanno facendo sentire anche su un Bed & Breakfast, che si trova ai piani alti del palazzo di 17 piani che, da quando il clima è diventato più rigido, non ha, ovviamente, più clienti. Ma quelli che stanno scontando gli effetti nefasti della mancata erogazione del gas nel condominio Belvedere sono i titolari della scuola di formazione professionale Primia, iscritta alla Cna, dove studiano circa trecento ragazze per diventare estetista, oppure spa manager, provenienti anche dalle province di Rovigo, Venezia, Treviso e Vicenza.

«Le lezioni e i laboratori quotidiani non possono andare avanti senza avere un ambiente riscaldato a sufficienza e senza l’acqua calda» sottolineano i fratelli Stefano e Daniela Staurini, «dal momento che la caldaia centralizzata è bloccata da alcune settimane, abbiamo deciso di installare in tutti i nostri spazi, situati tutti al primo piano, un nuovo sistema di riscaldamento autonomo basato sul metodo della pompa a calore. A causa di responsabilità che non sono certo nostre, siamo costretti a spendere 60.000 euro pur di gestire la nostra scuola. Invitiamo chi è responsabile di tale situazione a provvedere al più presto al pagamento delle spese condominiali».

Il grattacielo Belvedere è lo stesso condominio, dove, tre settimane fa, su disposizione della Procura della Repubblica, sono intervenuti polizia e carabinieri e hanno identificato una ventina di cinesi, tra cui numerose donne, accusati di aver aperto una serie di alberghetti abusivi all’interno del palazzo. Stando a quanto riferiscono alcuni residenti, dal giorno del blitz delle forze di polizia ad oggi non è cambiato niente. «Le donne cinesi continuano ad andare, ogni giorno, in stazione a cercare nuovi clienti tra i loro connazionali, offrendo un posto letto a soli 10 euro e ad utilizzare i garage del palazzo anche come deposito bagagli».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova