Grenfell Tower, struggente ricordo delle vittime nell’attesa che venga fatta giustizia

Secondo anniversario del rogo con 72 morti a Londra, a fine anno la sentenza dei giudici inglesi sulle responsabilità del disastro

PADOVA. Esattamente due anni fa, Camposampiero si risvegliava attonita e sconvolta per quanto era successo nella notte: Gloria Trevisan e il fidanzato Marco Gottardi di San Stino di Livenza (Ve), erano morti nel rogo di una torre, fino ad allora sconosciuta, nel centro di Londra, la Grenfell Tower, avvolta dalle fiamme.

La tragedia

Si erano spente da poco le luci ed i colori della festa del Santo, quella sera del 13 giugno 2017, quando, poco prima di mezzanotte, i network televisivi e internet cominciarono a diffondere le immagini terribili del rogo. Pochi sapevano a Camposampiero che lì dentro c'era anche Gloria, giovane architetto da pochi mesi a Londra per cercare lavoro insieme a Marco, architetto come lei. Nella notte le notizie arrivavano frammentate e nessuno poteva immaginare la dimensione tragica dell’incendio, una strage che lasciò dentro il grattacielo 72 vittime.

L’ultima telefonata

Nelle prime ore del 14 giugno a Camposampiero si nutriva ancora una piccola speranza che da un ospedale londinese potesse arrivare la notizia che Gloria e Marco erano stati salvati mentre in via Borgo Padova, a casa Trevisan, la tragedia si era già compiuta. Le telefonate disperate tra mamma Emanuela e Gloria, con il papà Loris e il fratello Giulio accanto, i contatti con la famiglia di Marco Gottardi, il silenzio terribile dopo l'ultimo messaggio, segnarono per sempre la vita delle due famiglie e di migliaia di persone. Nei giorni seguenti, dopo lo straziante rientro delle salme e i funerali nei rispettivi paesi, per la famiglia Trevisan iniziò una seconda vita: quella senza la presenza fisica di Gloria. Ma Gloria, in questi anni e sicuramente per i prossimi, è rimasta presente ogni giorno e ogni ora in Loris ed Emanuela. Così pure Marco, per Giannino e Daniela Gottardi. Nel dolore, che non si può descrivere né misurare, di quattro genitori. Ma anche nelle migliaia di iniziative nate dopo il disastro della Grenfell Tower. Dai concerti alle testimonianze, dalle borse di studio dedicate ai giovani studenti che - come Gloria e Marco - cercano di realizzarsi ma spesso trovano ostacoli incomprensibili o muri economici; dalle aule intitolate dagli istituti superiori e dall'Università che li avevano visti crescere, fino alla fiaba "Il Cavaliere e la Principessa" che ha commosso l'Italia e alla Grenfellove. La Fondazione voluta in particolare da Giannino Gottardi che ha sostituito Tower con Love trasformando l'immane tragedia di una torre costruita senza etica, seguendo aolo la logica del profitto, in amore per una professione, quella dell'architetto e per i giovani che vogliono provare a costruirsi una carriera come Gloria e Marco stavano tentando di fare a Londra.

Il processo

Nel frattempo, il processo istruito a Londra sta andando avanti e dopo le audizioni di centinaia di testi e l'acquisizione di migliaia di pagine di documenti, entro fine anno dovrebbe arrivare a una prima sentenza per dare il via poi alle richieste di risarcimento. Oggi è il tempo del ricordo, a Londra dove sarà presente Giulio Trevisan con la famiglia, come a Camposampiero e a San Stino di Livenza.

Loris ed Emanuela Trevisan, oggi alle 18.30 sono nella chiesetta della Salute in piazza Castello per la messa in memoria di Gloria e Marco, insieme per sempre come nella foto-icona che li ritrae giovani, innamorati e felici tra i viali di Londra. 
 

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