Griggio, il “re delle truffe” querelato dall’ex

Aveva aperto una partita Iva all’insaputa della donna. E torna a processo per l’ennesimo raggiro

Il “re” delle truffe continua la sua carriera. Inseguito in mezza Italia da un esercito di raggirati che attendono, spesso invano, giustizia (penultimo avvistamento in Puglia e ultimo nella città del Santo), Mattia Griggio, 36enne di Padova, è tornato in tribunale davanti al giudice Chiara Bitozzi per rispondere sempre di truffa. La vittima è un immigrato macedone, che vive e lavora a Treviso: si era rivolto a una delle innumerevoli società prestasoldi (almeno sulla carta) che facevano capo a Griggio. Salvo non incassare nulla, anzi rimetterci. Il lavoratore – che in aula si è costituito parte civile tutelato dai legali Pasquale Fabio Crea e Laura Tronchin – aveva creduto all’annuncio pubblicitario trasmesso da una tivù locale attraverso il quale AmicaFin (di cui Griggio era legale rappresentante) prometteva finanziamenti senza troppa burocrazia. Così il cliente, che aveva un altro prestito in corso, incontra Greggio e quest’ultimo lo rassicura: si sarebbe preoccupato lui di “chiudere” l’operazione aperta e concedergli un prestito di 10 mila euro, come richiesto. Il giorno previsto Griggio consegna un assegno. Ma è di 4.400 euro. «Non ti preoccupare, c’è stato un errore» rassicura il cliente, «Tu incassalo, mi dai il contante e io provvedo poi a sistemare tutto». Griggio riceve i soldi, poi sparisce. Come al solito. «L’ho cercato per due mesi» ha dichiarato il cliente al giudice, «Non sono mai riuscito a trovarlo». La sentenza è prevista per il prossimo 11 gennaio: l’ex cliente ha chiesto un risarcimento 7.500 euro. E mentre Griggio – una settantina di procedimenti penali aperti a suo carico e due ordini di carcerazione (per pene già definitive) finora evitati – è stato bersaglio più volte della trasmissione di Italia Uno “Le Iene”, nel frattempo, al quarto piano del Palazzo di giustizia sempre di Padova, il pm Francesco Tonon ha avviato l’ennesima inchiesta nei confronti del 36enne che si ritrova indagato per sostituzione di persone e falso. Non risparmia i clienti delle sue sedicenti finanziarie. E neppure le persone che gli sono più vicine. Lui, truffatore seriale per eccellenza, forse non guarda in faccia nessuno se, stavolta, a denunciarlo è stata l’ex compagna, una 35enne colombiana che vive a Chiesanuova. Il 4 marzo scorso nel corso di una verifica all’Agenzia delle Entrate, la donna aveva scoperto che a suo nome (e falsificando la sua firma) l’ex aveva aperto una partita Iva per aprire un negozio (mai inaugurato) a San Giorgio in Bosco. Il 25 maggio Griggio è stato identificato: in quell’occasione ha dichiarato di risiedere a Padova in via Pullè 19 e di avere il domicilio in vicolo Aspetti 18.

Cristina Genesin

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