Gruppo Donne coopera in Senegal

«Vogliamo documentare tutti i progressi femminili»

Partirà oggi alla volta della regione di Kolda, in Senegal, una delegazione di sette persone del Gruppo Donne di Ponte San Nicolò. Un viaggio di dieci giorni per toccare con mano i progressi nel campo della cooperazione internazionale che le signore sannicolesi portano avanti da 15 anni.

Spiega Maria Lucina Rigoni del Gruppo Donne: «Questi progetti erano iniziati come lotta all’immigrazione clandestina: le madri erano disperate perché i figli, che volevano andare a lavorare in Europa, spesso trovavano la morte per mano degli scafisti. Con i progressi che abbiamo fatto, invece, quella forza lavoro può diventare produttiva in Senegal». Ma la chiave di volta per il successo dell’ong 7a/Maa Rewee è la donna: «L’agricoltura della regione di Kolda è all’80% femminile. In questi anni si è lavorato per le banche cerealicole e sono stati tenuti corsi per la conservazione delle sementi. Anche le donne hanno partecipato a questi corsi: tra i passaggi dell’evoluzione della situazione femminile in Senegal il lavoro e l’autonomia economica sono fondamentali».

Grandi sforzi vengono impiegati anche per l’alfabetizzazione delle bambine, che spesso prima non andavano meno a scuola. Il viaggio che inizia oggi è vissuto come un traguardo da Rigoni e le sue compagne: «Raccoglieremo tutti i dati necessari per dare alle stampe una pubblicazione: vogliamo documentare com’è cambiata la situazione delle donne». Della delegazione fanno parte anche Patrizia Bettio, Luana Milani e il marito Natalino Longhin, Anna Rega, Giuseppina Vittadello di Spazioverde e l’agronomo Carlo Andrea Baronchelli.

Saranno dieci giorni fitti di incontri con le autorità locali: «Vorremo parlare direttamente con le donne, ma non tutte parlano francese, bisogna dunque fidarsi degli uomini che traducono».

Andrea Canton

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