Guasto elettronico alla fermata Santo Tram ancora fermo

Niente da fare, il tram si è fermato ancora una volta. È successo ieri, intorno alle 13.30, mentre si trovava alla fermata Santo e si apprestava a raggiungere via Luca Belludi e Prato della Valle. Un percorso considerato “critico” da sempre perché, in quel tratto, l’autista stacca l’alimentazione aerea e prosegue con la batteria, in base alle direttive imposte dalla Sovrintendenza alle Belle Arti, dodici anni fa, quando fu realizzato il percorso del tram da Guizza Sud sino alla stazione ferroviaria. Eravamo ai tempi dell’Aps Holding spa ed era direttore generale Antonio Conte. In pratica la Sovrintendenza vietò che i fili elettrici aerei fossero installati in Prato della Valle per non deturpare il paesaggio di una delle piazze più belle d’Europa.
In pratica è successo che, nel passaggio dall’alimentazione elettrica aerea alla batteria, il tram è andato in tilt certamente per un problema al sistema elettronico. Immediatamente è arrivato sul posto il trattore di BusItalia New Hollande, che ha provveduto a trainare il tram sino al deposito della Guizza. La linea nord-sud è rimasta interrotta una ventina di minuti, mentre quella in direzione opposta non si è mai fermata.
Altro fermo nel pomeriggio, sempre alla fermata Santo, con i passeggeri, provenienti da nord, fatti scendere dal tram, ma, in questo caso, lo stop di tre convogli, tutti in zona Prato, uno dietro l’altro, è stato causato non da un guasto tecnico del veicolo, ma da un’automobilista incosciente che aveva parcheggiato sulla rotaia davanti alla Loggia Amulea. Anche in questo caso lo stop, solo sulla direzione nord-sud, è durato una ventina di minuti, il tempo per permettere ai vigili e ai carabinieri di spostare l’auto dalla corsia guidata. —
Felice Paduano
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