Gusta Veneto mette in rete i succhi di melograno e goji
Confagricoltura Padova riunisce 20 aziende locali in un consorzio innovativo Tra i prodotti ci sono anche marmellata di bacche, birra al mais e salumi d’oca

PADOVA. Le spremute di melograno, realizzate per gran parte a mano con tecniche imparate dagli agronomi israeliani, con cui si fa perfino uno spritz alla moda. Oppure le marmellate di bacche di goji fresche, uniche al mondo e a chilometro zero, prodotte in collaborazione con un’azienda locale che ha curato l’alimentazione di Samantha Cristoforetti nello spazio. Sono alcune delle più interessanti novità del panorama agroalimentare padovano, che insieme alle tipicità tradizionali si sta arricchendo di nuove specialità enogastronomiche. Per valorizzare alcune piccole aziende molto specializzate, Confagricoltura Padova ha riunito una ventina di produttori agricoli nel Consorzio Gusta Veneto. Oltre all’olio dei Colli Euganei, al miele, al vino e ai formaggi di malga, ci sono anche produzioni particolari come il succo di bacche di goji, lo spritz al melograno, salumi di oca e di pecora e la birra al mais. Il nuovo progetto è stato lanciato in questi giorni alla rassegna “Stili e Sapori” alla Fiera di Padova. «Grazie a questo consorzio riusciremo a partecipare a fiere importanti all’estero, dando la possibilità a piccole aziende di avere a disposizione una struttura centrale per affrontare problemi logistici e organizzativi», ha spiegato Leonardo Granata, presidente del Consorzio Gusta Veneto, «L’attività di promozione coinvolgerà punti vendita ed e-commerce, agrituristi e ristorazione. Inoltre attiveremo collaborazioni con altre associazioni di categoria per fare sistema. I primi passi sono molto incoraggianti, sia per le aziende di prodotti tipici sia per chi sta puntando su novità assolute». A quest’ultima categoria appartengono la Melagrana Juice di Angelo Stevanin, produttore agricolo di Megliadino San Fidenzio, e Villa Capodaglio, azienda vinicola di Due Carrare diventata la più grande produttrice italiana di prodotti a base di bacche di goji. «Oltre al vino abbiamo una coltivazione di bacche di goji, tra le maggiori in Europa e la più grande in Italia insieme a un’azienda calabrese», spiega Nicola Donola, uno dei titolari di Villa Capodaglio, «Per la nuova produzione ci siamo appoggiati all’esperienza della Del Santo di Santa Giustina in Colle, specializzata nella conservazione degli alimenti, che ha collaborato con l’Esa per la missione spaziale di Susanna Cristoforetti. Prepariamo succo senza conservanti e confettura di bacche di goji con solo il 5% di zucchero, da agricoltura biodinamica. Sono prodotti unici a livello mondiale perché partiamo dal fresco, mentre tutti gli altri utilizzano bacche secche cinesi». Ancora più “frizzante” la storia di Angelo Stevanin, nipote di uno dei fondatori del consorzio agrario di Padova, “folgorato” sulla via del melograno. «Dopo aver puntato sul fotovoltaico, quattro anni fa ho chiesto a un consulente tecnico quali nuovi prodotti sarebbe stato interessante coltivare e tra questi mi ha suggerito il melograno», racconta Stevanin, «Lavoriamo manualmente per l’80% del procedimento, dal taglio alla sgranatura manuale degli arilli, eliminando le pellicine e congelando il succo per mantenere intatto il gusto della spremuta. Produciamo anche prosecco abbiamo lanciato Gran Spritz, lo spritz al melograno».
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