«Ho cercato di salvarlo e ora mi indagano persino per omicidio»

Lo sfogo del compagno di pesca del giovane rumeno morto «Mi sono tuffato per aiutarlo ma la corrente mi portava via»

MERLARA

«Ho rischiato la vita per aiutarlo, e ora mi ritrovo ad essere indagato per omicidio colposo. Gheorghe era come un fratello per me e ora questa situazione mi sta devastando. Non mi do pace, non riesco a uscirne». Adrian P., rumeno di 37 anni di Bovolone (Verona), è l’uomo che lunedì scorso era sul gommone assieme a Gheorghe Balan, connazionale di 31 anni, lungo il Fratta a Merlara.

Durante una battuta di pesca di frodo, Balan è stato sbalzato dall’imbarcazione, è finito in acqua e trascinato dalle correnti fino a perdere la vita. Adrian P. è stato denunciato, oltre che per pesca di frodo, anche per omissione di soccorso e omicidio colposo: le quasi sette ore passate prima di far partire la richiesta di aiuto potrebbero essere state decisive per la sopravvivenza dell’amico.

«Gheorghe è finito in acqua quando il gommone ha affrontato un piccolo salto» racconta Adrian P. «È stato sbalzato fuori e non è riuscito a risalire in superficie. Non ho idea di quanto fosse profondo il Fratta in quel punto. Mi sono tuffato per provare a recuperarlo. Ho fatto davvero il possibile. Poi ho visto che anche la mia vita era a repentaglio e ho cercato di salvarmi». In quei concitati momenti, il trentasettenne ha perso il contatto con Balan, il cui cadavere è stato ritrovato solo alle 11 del giorno dopo, a quattro chilometri di distanza dal gommone.

«Potrei essere morto anche io. Mi sono gettato per salvarlo, ben sapendo quello che rischiavo. E invece ora mi ritrovo indagato per omicidio. Sto soffrendo tantissimo, soprattutto per la morte di un amico. Sono devastato e sto cercando un aiuto psicologico perché non riesco a darmi pace». Anna Maria, compagna di Balan, ha spiegato che Adrian P. era tornato a Bovolone, a casa della vittima. Era ospite in quella casa da due settimane e conosceva Balan da una dozzina d’anni. Non vedendo l’auto parcheggiata lungo il Fratta, aveva pensato che il compagno si fosse salvato e fosse ritornato a casa. Per questo motivo sono passare ore prima dell’allerta ai soccorsi. La Procura di Rovigo attende gli esiti dell’autopsia. Quando arriverà il via libera giudiziario, la salma sarà portata a Rimnicu Valcea, per l’ultimo saluto.

Nicola Cesaro

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