Hyperloop, tutto sul super treno che fa Trieste Venezia in 16 minuti

Raggiunge i 1200 chilometri orari. I progetti interessano per ora sei regioni, tre al Nord e tre al Sud: con il Friuli Venezia Giulia e il Veneto anche la Lombardia, mentre in Meridione si tratta di Basilicata, Puglia e Sicilia

VENEZIA.  Andare da Trieste a Verona in mezz’ora e da Trieste a Venezia in 16 minuti significa viaggiare a 1.200 chilometri all’ora. Fantascienza, forse, viste le risorse (al momento imprecisate) richieste agli enti pubblici. Ma il treno superveloce che sfrutta la levitazione magnetica è un’ipotesi anche per il Nordest.

A Roma è stata presentata Hyperloop Italia, una start up che lavorerà per la diffusione e realizzazione di tecnologie Hyperloop e di infrastrutture di nuova generazione anche nel nostro Paese.

I progetti interessano per ora sei regioni, tre al Nord e tre al Sud: con il Friuli Venezia Giulia e il Veneto anche la Lombardia, mentre in Meridione si tratta di Basilicata, Puglia e Sicilia.

"A fianco di binari e autostrade esistono già dei corridoi che potremmo sfruttare. Una situazione praticamente unica. Il 20 febbraio annunceremo il primo studio di fattibilità e la prima tratta che si potrebbe realizzare".

Come funziona. Il convoglio sarà costituito da un unico vagone dalle sembianze futuristiche, che si sposterà all’interno di un tunnel nel quale verrà creato un vuoto d’aria. Il treno, ormai libero da qualsiasi forma di attrito, si muoverà per levitazione magnetica in modo estremamente rapido ed economico.

Al posto delle carrozze, Hyperloop prevede per persone e merci delle capsule aerodinamiche mosse da motori a induzione e compressori d’aria. 

Le rotaie sono invece costituite da tubi a bassa pressione nei quali le capsule viaggiano stabilizzate da un sistema di levitazione magnetica.

Tutto questo permette al treno superveloce di avere un attrito al minimo fino a raggiungere punte superiori ai 1.200 km/h. 

Il progetto Hyperloop è nato nel 2013 da un’intuizione di Elon Musk, il fondatore di Tesla.

Nel 2018, via Twitter, l’annuncio concreto: sperimenteremo una capsula Hyperloop in grado di raggiungere la metà della velocità del suono, 616 km/h, e di frenare in 1.200 metri.

Lo sbarco in Italia è conseguenza di un impegno diretto da parte di Bibop Gresta, fondatore della californiana Hyperloop Transportation Technology, la prima società al mondo a sviluppare questo tipo di tecnologia. 

Le rotte. Se ne saprà di più a fine febbraio, ma alcune voci parlano di un collegamento Milano-Malpensa e proprio del Trieste-Venezia-Verona.
 
Berti: «L’Alta velocità si può fare con il treno-missile Hyperloop»
 
Chissà che non possa essere convincente per la politica il modello di business che promette un ritorno dell’investimento in 8 anni (contro i 100 della Tav), visto che il sistema produce più energia di quella che consuma (e dunque il saldo positivo può essere rimesso in circolo e venduto).
 
Una scommessa imprenditoriale che vede progetti in fase di realizzazione in tutto il mondo. La prima a essere operativa sarà la tratta commerciale in costruzione ad Abu Dhabi, ma si lavora in Brasile, Usa, Francia, Cina, India, Corea, Indonesia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ucraina e Germania.
 
«Attualmente - si legge in una nota della società - sono 6 le ipotesi di sviluppo Hyperloop per le quali si potranno realizzare dettagliati studi di fattibilità e che riguardano l'intero territorio della penisola, e verranno coinvolti partner di primissimo livello per costruire la filiera tecnologica e di ricerca».
 
 

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