I 40 anni del Mattino: la festa continua con “Musica per la città”

I concerti in strada del Conservatorio Pollini per il nostro giornale. Si comincia a Piove di Sacco, chiusura a Padova

Concerti in strada per festeggiare i quarant’anni del mattino di Padova. Dopo “I tesori dell’Università” con gli appuntamenti alla scoperta del patrimonio storico, scientifico e artistico dell’Ateneo di Padova, i film di “Invito al cinema” nella Sala Fronte del Porto e le visite guidate alla mostra “Bellini/Mantegna: capolavori a confronto” proposta dalla Querini Stampalia a Venezia – tutte iniziative gratuite dedicate ai lettori che sono ancora in corso – arriva il momento della musica, della musica di qualità. Si tratta di otto concerti di altrettante formazioni di allievi e docenti del Conservatorio Cesare Pollini.

Il format di “Musica per la città” è già stato sperimentato con altre manifestazioni, questa però è la prima volta che i gruppi del Pollini si esibiranno non solo a Padova, ma anche in quattro grandi centri della provincia. Si comincerà sabato 19 maggio a Piove di Sacco (ore 18 davanti al municipio), quindi venerdì 25 l’appuntamento a Cittadella (piazza Pierobon) e il giorno dopo, sabato 26, si arriverà a Este (piazza Maggiore) e Monselice (piazza Mazzini). La conclusione il 9 giugno con quattro concerti in centro a Padova. I luoghi scelti per suonare sono tutti significativi nella vita delle varie comunità cittadine e decisiva è stata la collaborazione delle amministrazioni comunali, in particolare degli assessorati alla Cultura, e dell’Università.

A Padova, per fare solo un esempio, il pomeriggio musicale si aprirà alle 16 con gli ottoni sul ballatoio della scalinata della Gran Guardia in piazza dei Signori, un luogo ricco di storia, ma negli ultimi tempi anche fonte di polemiche sui “bivacchi” di giovani e di turisti e più in generale sul degrado. Lì I Trombettissimi, gruppo di ottoni diretto dal maestro Diego Cal, uno dei rari specialisti italiani di tromba naturale rinascimentale e barocca, suoneranno brani che vanno dal ’500 al ’900. E non c’è nulla di più adatto della musica di qualità per lanciare un invito alla consapevolezza e alla concordia civica.

Ne è convinto Leopoldo Armellini, direttore del Pollini, artefice di tutta la manifestazione. Dice il maestro: «Il Conservatorio e il mattino sono due eccellenze padovane che si uniscono per celebrare con la musica i quarant’anni del giornale. Abbiamo deciso di festeggiare con la musica, perché è l’arte che più unisce le coscienze». Armellini, peraltro, non pensa solo ai problemi quotidiani di Padova. Di sicuro si riferisce anche alla scarsa considerazione che in genere si ha per i conservatori quando sottolinea, quasi a spronare: «In un momento di difficoltà per l’Italia ci vuole più cultura, più musica. Anche questa è l’essenza dell’importante ricorrenza del mattino».

Il direttore del Pollini sa bene che le iniziative per i quarant’anni del quotidiano hanno il solo intento di valorizzare e diffondere al pubblico più ampio possibile il patrimonio storico, artistico e di conoscenze del suo territorio di diffusione. E conclude così, citando il grande compositore e direttore d’orchestra Leonard Bernstein: «La nostra risposta alla violenza del nostro tempo sarà fare musica più intensivamente, in modo più bello, più devoto che mai».

Sarà una festa in strada, dunque, che per riuscire ha bisogno della partecipazione dei padovani. «Noi mettiamo a disposizione – spiega sempre Armellini – alcuni tra i nostri più significativi ensemble e l’offerta musicale si estende dal Rinascimento ai giorni nostri, percorrendo cinque secoli in modo leggero, fruibile e appassionante allo scopo di divulgare gli stili più diversi e le strumentazioni più varie». A Piove di Sacco con il Duo pianistico e il Duo pianoforte violino si proporranno giovanissimi talenti precoci risultati vincitori al Concorso nazionale di esecuzione musicale Città di Piove di Sacco, organizzato da Renata Benvegnù, docente del Conservatorio. A Cittadella il gruppo strumentale del maestro Salvatore Baronilli eseguirà brani del repertorio per ensemble di strumenti a fiato, offrendo alcune perle musicali di grandi compositori dal Classicismo al ’900 A Este si potrà ascoltare un gruppo dall’organico ormai inconsueto: il Coro di clarinetti Cesare Pollini diretto dal maestro Luca Lucchetta è composto da clarinetti e da tutti gli strumenti affini, come i clarinetti bassi, i corni di bassetto, i clarinetti soprano; il risultato è un sound con una qualità e un colore unici. A Monselice, invece, il concerto della Sax Orchestra, uno delle formazioni più note del Conservatorio, ma anche una delle pochissime orchestre italiane di saxofoni: nove musicisti con un repertorio dall’800 al ’900 che utilizzano tutti i vari tipi di strumenti inventati dal genio costruttore di Adolphe Sax. Leader del gruppo è il maestro Luigi Podda, autore in Italia del primo grande lavoro editoriale sulla storia del sax.

A Padova, dopo l’apertura con I Trombettissimi davanti alla Gran Guardia, suoneranno sotto il porticato della chiesa di Santa Maria dei Servi il Dolcensemble, gruppo di tutte le varianti possibili del flauto dolce, dal sopranino al basso, diretto dal maestro Paolo Faldi, e nel Cortile Antico del Bo l’Orchestra di mandolini e chitarre, ovvero di strumenti a pizzico, diretta dalla professoressa Maria Cleofe Miotti, docente della prima classe di mandolino istituita in un conservatorio italiano. Gran finale davanti al Pedrocchi con la Jazz Band Cesare Pollini il cui leader, Marcello Tonolo, è uno dei jazzisti italiani più apprezzati a livello internazionale.

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