I disegni dei bambini addobbano le vetrine del panificio Ivone

SAN LAZZARO. Pochi soldi da dedicare agli addobbi natalizi ma molta creatività e una risorsa fuori dall’ordinario: la generosità dei bambini del rione. Questa la ricetta del panificio Ivone di via...

SAN LAZZARO. Pochi soldi da dedicare agli addobbi natalizi ma molta creatività e una risorsa fuori dall’ordinario: la generosità dei bambini del rione. Questa la ricetta del panificio Ivone di via Giolitti, a San Lazzaro che con la sua vetrina è riuscita a cogliere perfettamente lo spirito del Natale, quello che nutre i cuori di fratellanza, collaborazione, generosità ed altruismo: le due vetrate del negozio infatti sono state decorate dai disegni dei figli dei clienti, tanti gnomi e folletti che hanno animato la fantasia di grandi e piccini.

Per ringraziare i piccoli ma validissimi collaboratori, la famiglia Gastaldon, titolari del panificio, hanno deciso di regalare una calzetta fatta a mano con alcuni cioccolatini a ciascun bambino per ringraziarlo della sua speciale partecipazione. «Abbiamo ricevuto una cinquantina di disegni», riferisce Romina Gastaldon. «L’idea è stata di mia cognata ed è stata sempre lei a realizzare le calzette fatte a mano. Sinceramente non pensavamo di riscuotere tanto successo tra la clientela, ma devo ammettere che ne siamo commossi ed orgogliosi perché questa esperienza ci ha dimostrato che la solidarietà esiste ancora». Le reazioni del quartiere infatti sono state a dir poco entusiaste. «Visto il periodo di crisi in cui ci troviamo», commenta per esempio la signora Michela Carpanese, «hanno avuto un’idea brillante a coinvolgere i bambini a colorare dei simpatici disegni. Altrettanto carino è stato il ringraziamento in tema Befana. Secondo me è un’iniziativa simpatica, originale e molto gradita, sia da grandi che piccini: le mie figlie comprese». A dimostrazione che l’iniziativa ha stregato proprio tutti, basti pensare che i disegni sono stati colorati anche da mamme e nonne zelanti quando i loro pargoli non ne avevano voglia. A raccontarlo gli stessi clienti: «ce la vede lei una signora di una certa età a colorare?», domanda una nonna non più giovanissima. «Ebbene, io, che ho passato da un po’ la settantina, l’ho fatto perché i Gastaldon mi piacciono molto e questa è stata l'occasione per dimostarglielo, anche se il mio nipotino non aveva voglia di colorare». (e.sci.)

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