I “formajari del Bacchiglione” al lavoro con la piena

MONTEGALDELLA. Li definiscono i “formajari del Bacchiglione” per via del banco frigo che dal 1954, ben 60 anni, è presente il lunedì mattina sulla sponda del fiume. Bruno Ossato prima e i figli Gianni, Daniela, Mara e Claudio poi, sono originari di Gaianigo di Gazzo Padovano e vantano una lunga tradizione come rivenditori di formaggi locali: hanno servito migliaia di clienti. Uno slargo strategico in riva al Bacchiglione a Montegaldella, ha fatto la fortuna degli Ossato, guadagnato più di mezzo secolo fa per una questione di gerarchia commerciale, quando il padre Bruno che arrivava con la bici carica di formaggi, venne costretto ad accettare quella postazione, lontano dal mercato. Sembrò la fine, invece era l’inizio di una fortunata tradizione famigliare. Fortuna e sfortuna di una posizione che resta assoggettata però alle regole naturali del fiume. Anche durante l’ultima piena gli Ossato si sono presentati puntuali alle 7 al loro posto, con l’acqua che arrivava a pochi metri dal loro banco. Non sono certo dei temerari: «Siamo abituati alla voce grossa del Bacchiglione, così in questi momenti abbiamo un occhio per il cliente e uno per l’acqua». In più di trent’anni di presenza, i fratelli Ossato ricordano che solo due volte il fiume ha impedito loro di aprire bottega: «Nel 2009 e nel 2010», raccontano Gianni e Daniela, «per la grande alluvione. Nostro padre ci ha insegnato che il servizio al cliente, se possibile, va fatto con ogni tempo. Fiume permettendo!». Non si lamentano: «Qui, l’unico vero padre-padrone resta il Bacchiglione, cui va il nostro rispetto!», concludono gli Ossato con una forma di formaggio tra le mani.
Antonio Gregolin
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