I genitori serrano le fila: "Il piatto unico è una follia"
«Meglio pasta in bianco, formaggio e patate lesse». Assemblea a Forcellini: si pensa a uno sciopero

Uno dei piatti del menu dei bambini
PADOVA. Si sono ritrovati, si sono parlati, hanno scambiato con libertà le loro esperienze sulla questione del «piatto unico». Continueranno a confrontarsi attraverso il forum di una scuola: www.emmeinformatica.eu/cremonese. Hanno costituito un gruppo di lavoro per coordinare le richieste. Probabilmente il centinaio di mamme e papà preoccupati, che ieri sera hanno affollato la sala Nilde Iotti del centro civico Forcellini, chiederanno un incontro ai capigruppo del consiglio comunale.
I genitori dei ragazzi che mangiano in mensa potrebbero pure decidere uno sciopero... in bianco. In un giorno concordato gli alunni esibiranno, sul libretto scolastico, la richiesta di sostituire il «piatto unico» con pasta all'olio, formaggio e patate lesse.
L'incontro di ieri sera è servito soprattutto ai genitori per scambiarsi informazioni ed elaborare un documento di rivendicazioni nei confronti dell'amministrazione. «Quando ho ricevuto il foglietto giallo - ha esordito Manuela, "mamma preoccupata" - in cui l'assessore Piron mi comunicava che il menù era cambiato, non mi sono immediatamente allarmata. La preoccupazione è cresciuta pian piano, rilevando delle contraddizioni. Mi chiedo perché il Comune ci ha avvisato delle novità già ad ottobre».
Per Greta, mamma che da cinque controlla la qualità dei cibi alla scuola Ardigò, «i genitori sono stati informati a cose fatte. Insieme all'associazione Progetto Città abbiamo realizzato un dossier che è consultabile su www.progettocitta.blogspot.com. Siamo andati a scuola con la bilancia: abbiamo fatto i conti della serva e calcolato quanto pane, pasta e formaggio sono stati tagliati. Quando abbiamo segnalato la cosa, ci aspettavamo che il Comune ci dicesse: "Grazie, andiamo a verificare". Invece siamo stati derisi e additati "come genitori del centro che rompono le scatole". Voglio anche dire che la scheda di controllo, che prima era molto precisa e dettagliata, da gennaio è stata cambiata ed è diventata sommaria».
Claudia, un'altra mamma, chiede al Comune di aumentare il personale addetto alle verifiche: «E' possibile che solo tre addetti possano controllare il servizio di mensa in tutto il comune?».
Come mamma Silvia i controlli li fa da sei anni, alla mensa della Cremonese, all'asilo nido Arcobaleno e alla Tommaseo. «Io - racconta - ho mangiato otto volte cibi freddi e l'ho immediatamente segnalato al Comune e alla Sodexho. La pizza era gommosa come un pneumatico da camion, ma i bambini l'hanno comunque preferita alla pasta in bianco. Sono giorni che vedo alcuni alunni andare a casa dopo aver mangiato solo una pagnottella. Tre piatti unici la settimana sono inammissibili. Molti papà arrivano all'ora di pranzo, si portano a casa i figli e li riportano indietro dopo un'ora».
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