I nuovi ricercatori protagonisti al Bo

Presentati i lavori di sessanta dottorandi dall’Oncologia e le scienze cardiovascolari, alle branche chirurgiche specialistiche
Di Luca Preziusi
PD 16 luglio 2004 G.M...Palazzo del Bo, Archivio Antico conferenza stampa "Tutte le matricole via web". Prorettore Giuseppe Zaccaria...(SALMASO) Palazzo del Bo, Archivio Antico conferenza stampa _Tutte le matricole via web_ - Salmaso
PD 16 luglio 2004 G.M...Palazzo del Bo, Archivio Antico conferenza stampa "Tutte le matricole via web". Prorettore Giuseppe Zaccaria...(SALMASO) Palazzo del Bo, Archivio Antico conferenza stampa _Tutte le matricole via web_ - Salmaso

Oncologia, chirurgia patibolare e trapiantologica, Medicina della rigenerazione. Questi sono solo alcuni delle attività di ricerca presentate ieri al Palazzo del Bo, da 60 dottorandi di ricerca della macroarea 2 “Scienze della vita” dell’area medica. Se l’Università di Padova continua a piazzarsi costantemente nei primi tre posti nel panorama della qualità della ricerca biomedica tra gli atenei italiani, lo deve soprattutto a loro.

I lavori presentati durante l’intera giornata hanno tutti un grande valore scientifico per la comunità, considerata anche la grande varietà di temi, che va dalle ricerche di Scienze cardiovascolari, alle tesi in Epatologia e Chirurgia epatobiliare e trapiantologica, a quelle di Oncologia e Oncologia chirurgica, di Scienze geriatriche ed ematologiche, Neuroscienze, Emato-oncologia, Genetica, Malattie rare e Medicina predittiva.

Ovviamente le ricerche che più attraggono sono quelle che si sono occupati dei tumori, il male del secolo e con cui, purtroppo, una percentuale troppo alta di italiani si trova a combattere ogni giorno.

Come la ricerca di Mariangela Zane, dottoressa nel Dipartimento di Scienze Oncologiche di Padova, che si è occupata del cancro papillare della tiroide. «Un cancro che ha un’incidenza di circa tre volte superiore nella donna rispetto all’uomo» scrive il medico ricercatore. Accanto alle ricerche sui tumori, su cui hanno lavorato dieci ricercatori (Chiaro Bellio, Monica Castelli, Francesco Ciccarese, Vera Damuzzo, Ketty Gianesin, Mario Gruppo, Francesco Russano e Maria Stella Sasso), c’è quella di scienza cardiovascolare, ossia quella che si occupa delle diffusissime ischemie. Luigi Angelo Demori si è occupato della “metodologia valutativa del danno biologico permanente da cardiopatia ischemica”, in cui certifica quanto non sia più possibile, allo stato attuale, utilizzare tabelle valutative che si fondano su criteri del Testo Unico Inail che risale addirittura al 1965. Uno dei temi che spesso fa discutere e che continua ad essere attualissimo è l’obesità. Una “malattia” che divide da sempre il mondo dei medici. Fabio De Stefano si è occupato dell’obesità in una popolazione anziana con l’obiettivo di valutare un’eventuale associazione tra performance fisica, forza muscolare e composizione del muscolo scheletrico in una popolazione anziana.

Analizzati 3099 italiani con più di 65 anni, tutti arruolati nel Progetto veneto anziani, è emerso che tra gli anziani più in sovrappeso c’è un basso livello di performance fisica, mentre la forza muscolare delle gambe è ridotta solo nei soggetti con gravi obesità. Tutto questo nella settimana che celebra il 50° anno dall’istituzione della Scuola di specializzazione in Anestesia e rianimazione: a ripercorrerne la storia oggi alle 16 nell’Aula Magna del Bo, saranno gli ex direttori della Scuola Alessandro Gasparetto, Giampiero Giron e Carlo Ori. Un’altra eccellenza patavina conosciuta a livello mondiale, grazie anche alla collaborazione con la tradizione clinica e universitaria della chirurgia dei trapianti.

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