I presidi: le classi luogo sicuro serve la presenza dei ragazzi

il dibattito
«La didattica a distanza (Dad), da sola, è dannosa, deleteria ed alienante. Se cominciamo a praticare la Dad in tutte le scuole, rischiamo di formare generazioni di giovani senz’anima». A parlare così è Andrea Muto, il preside del Secondo IC, con sede dentro l’Ardigò. Tanti altri presidi padovani, pur con i dovuti distinguo, non la pensano tanto diversamente dal dottor Muto. «La scuola deve continuare in presenza» sottolinea Federica Silvoni, dirigente dell’IC di Albignasego e coordinatrice provinciale dell’Anp «Le scuole hanno protocolli sicuri. I contagi, sino ad oggi, sono stati pochissimi. Ogni giorno noto che i bambini delle elementari salgono sugli scuolabus rispettando il distanziamento e tutti indossano la mascherina».
Anche il sindacato è per la didattica in presenza. «L’estensione della Dad non è la soluzione giusta» dice Giovanni Vascon, segretario del settore della Cisl «Se proprio dovremo fare di necessità virtù, la Dad, ma solo quella integrata, potrebbe andare bene solo negli istituti superiori, ma non certo per i bambini delle materne e della primaria. Governo e Regione devono intervenire sull’incremento dei trasporti pubblici, dove il distanziamento è un optional».
Ma come stanno andando le lezioni all’interno delle scuole medie superiori - dove studiano 37.000 ragazzi in 69 istituti - per i quali, già alla vigilia del suono della prima campanella, la Dad integrata era stata predisposta per il 40% degli studenti (15.000 studenti)? Al liceo Fermi, guidato dalla preside Alberta Angelini, le quinte classi hanno iniziato in presenza e ancora oggi lo sono. Le prime, attualmente, sono in Dad integrata; prossimamente, dopo un imponente sforzo organizzativo, faranno scuola in presenza. Le altre classi stanno effettuando la Dad integrata: a casa una settimana sì e una no. L’ora dura 45 minuti e l’entrata è scaglionata, in tre flussi mattinieri. All’Usuelli Ruzza, come informa la vicepreside Maria Teresa Di Riso, nella sede centrale di via Sanmicheli tutte le classi sono in presenza. Alla sede staccata dell’Arcella è in vigore la Dad. Nella sede di via Leopardi, invece, mancano ancora aule e quindi ogni classe va in Dad una volta ogni due settimane.
Intanto, lunedì, alle 17, davanti alla prefettura, torna in piazza il movimento Priorità Alla Scuola, guidato da Costanza Margiotta. «La scuola non si chiude» si legge nel comunicato «De Luca ha sbagliato a chiuderle in Campania. Per dare vera priorità alla scuola e al diritto allo studio è necessario aumentare gli investimenti per trasporti e sanità e destinare alla scuola pubblica il 15% del Recovery Found ed, almeno, un punto in più in percentuale del Pil». —
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