I residenti contro la Gineria «Schiamazzi fino a notte fonda»

Altro che morigerati e rispettosi dei residenti: secondo chi vive in via Squarcione, gli avventori della Gineria che ha aperto al posto dell’ex Godenda stanno rovinando loro la vita. «Qui non se ne...
CORTESE - APERITIVO IN PIAZZA
CORTESE - APERITIVO IN PIAZZA
Altro che morigerati e rispettosi dei residenti: secondo chi vive in via Squarcione, gli avventori della Gineria che ha aperto al posto dell’ex Godenda stanno rovinando loro la vita. «Qui non se ne può più» sbotta Gianni Rizzo, «e non parlo solo per me e la mia famiglia ma anche per tutti i condomini del nostro palazzo e di quelli vicini. Il gestore del locale si è lamentato perché qualcuno avrebbe rovesciato un secchio d’acqua sui suoi clienti, ma sul fatto che questi ultimi urlano e fanno chiasso fino a notte fonda non dice nulla. Non è vero che la situazione è sotto controllo, anzi, siamo allo sbando. La sera qui non si vive più» si sfoga il residente, «c’è un gran baccano, un assembramento incontrollato di giovani che bevono oltre il dovuto e stanno in mezzo alla strada».


Il disagio per i residenti inizia il mercoledì, tradizionale serata in cui “escono” gli studenti universitari, e va poi avanti per tutto il fine settimana: «I giorni peggiori sono il venerdì e il sabato» conferma Rizzo, «ci sentiamo assediati dai clienti del locale. Siamo costretti a stare barricati in casa. E poi quando il locale chiude, per le pulizie il chiasso va avanti fino a dopo le 3, con la rumorosissima raccolta di bicchieri e bottiglie. Stiamo pensando a una raccolta di firme da portare al sindaco» annuncia il residente.


Giovedì, intanto, è previsto l’incontro fra l’assessore Antonio Bressa con i gestori dei locali e i rappresentanti dell’Appe, proprio per affrontare il nodo delicato della convivenza della “movida” con i residenti. La posizione dell’Amministrazione, sul punto, è chiara: «Da una parte va tutelata la vivacità della città a cui non vogliamo rinunciare, dall’altra è evidente che i disagi per i residenti devono essere ridotti al minimo» dice l’assessore Antonio Bressa, «per questo stiamo valutando di rafforzare il ruolo degli assistenti alla clientela, magari affiancando loro degli stewart, anche condivisi da più locali. In ogni caso le regole per assicurare una convivenza civile ci sono e chi non le rispetta ne paga le conseguenze: la patente a punti per i locali sarà applicata in maniera ferrea e per questo rafforzeremo anche i controlli da parte della polizia locale».
(e.l.)


Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova