I vigili scoprono e chiudono casa del sesso in via Bembo

Padova. due ragazze cinesi si prostituivano in casa. Giovedì pomeriggio gli agenti della polizia locale hanno fatto irruzione nell’appartamento e lo hanno posto sotto sequestro
Il messaggio ? pronto per l'invio con i seguenti file o collegamenti allegati:cinese.jpgNota: per proteggere il computer dai virus, le applicazioni di posta elettronica impediscono l'invio o la ricezione di alcuni tipi di allegati. Per determinare la modalit? di gestione degli allegati, controllare le impostazioni di protezione della posta elettronica. - VIA ASPETTI. L'interno dell'appartamento al civico 269, l'esterno con i carabinieri e, sopra, la foto di una ragazza cinese pubblicata nei siti di incontri. A sinistra, la zona dell'Arcella dove c'era l'alcova scoperta dall'Arma di Padova
Il messaggio ? pronto per l'invio con i seguenti file o collegamenti allegati:cinese.jpgNota: per proteggere il computer dai virus, le applicazioni di posta elettronica impediscono l'invio o la ricezione di alcuni tipi di allegati. Per determinare la modalit? di gestione degli allegati, controllare le impostazioni di protezione della posta elettronica. - VIA ASPETTI. L'interno dell'appartamento al civico 269, l'esterno con i carabinieri e, sopra, la foto di una ragazza cinese pubblicata nei siti di incontri. A sinistra, la zona dell'Arcella dove c'era l'alcova scoperta dall'Arma di Padova

PADOVA. Due ragazze cinesi si prostituivano in casa. Giovedì pomeriggio gli agenti della polizia locale hanno fatto irruzione nell’appartamento di via Bembo e lo hanno posto sotto sequestro. Le due ragazze cinesi utilizzavano siti web e alcuni quotidiani dove pubblicavano foto ammiccanti e recapito telefonico per adescare i clienti.

Segnalazioni ed esposti dei residenti hanno consentito alla polizia locale di monitorare la situazione. Le ragazze ricevevano dai 5 ai 10 uomini al giorno dai 40 ai 70 anni, che pagavano fino a 100 euro per ciascuna prestazione. Al momento dell’irruzione, gli agenti hanno ritrovato e sequestrato i cellulari che le donne utilizzavano per gli appuntamenti, 700 euro in contanti che, dalle dichiarazioni delle due, risultano essere l’incasso degli ultimi giorni d’attività, oltre ad oggetti erotici. La donna più anziana è stata indagata e denunciata dagli agenti per sfruttamento della prostituzione. L’indagine ora è nelle mani del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Padova, Vartan Giacomelli.

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