Il bar Roma di Este è diventato cinese
ESTE. La Cina si avvicina. Anzi, prende dimora fissa anche nel cuore della città. Dopo il bar “2010”, la centralissima via Matteotti cede un altro storico locale all’Oriente. Dall’1 gennaio, infatti, un privato di origini cinesi ha rilevato la gestione del “Bar Roma”, un’istituzione della movida atestina. Da più di dieci giorni le redini del locale sono nelle mani di una donna orientale e della figlia, che hanno acquisito l’esercizio da Giuliana Menesello, da dieci anni anima del “Bar Roma”. «È stata una decisione imprevista» spiega l’ex titolare «Non ho cercato io i nuovi acquirenti, ma si sono presentati loro. Lascio a malincuore, ma ero veramente stanca». Colpa anche della crisi? «Il calo di clienti c’è stato, ma neppure così pesante. Il mio locale ha sempre lavorato. Ad aumentare sono stati i costi, troppo elevati per esercizi come il nostro». La nuova gestione orientale non rivoluzionerà tuttavia lo storico locale: «Se seguiranno la linea che ho tracciato in questo decennio, il “Roma” rimarrà un luogo di riferimento. Intanto so per certo che manterranno tutto il personale italiano che ha lavorato sino ad oggi». Prima del “Roma” era toccato al “2010” (l’ex “Julie’s”), finito nelle mani dei cinesi già da qualche mese. Tra qualche settimana in via Matteotti aprirà inoltre un’altra merceria a gestione orientale (davanti all’ex consorzio, a ridosso della banca). A fine anno, inoltre, Este aveva dovuto salutare la gestione tutta atestina del ristorante-pizzeria “Tre Archi”, trasformato nel primo wok-sushi dell’Estense. «Este non si differenzia poi tanto da quanto sta avvenendo nelle altre città» commenta l’assessore alle Attività produttive, Leonardo Renesto «È vero che le attività cinesi aumentano e che difficilmente il fenomeno si esaurirà a breve, ma siamo ben lontani dal divenire una piccola Chinatown. Ho avuto modo di conoscere gli imprenditori e la mentalità orientale: soldi ne hanno, voglia pure e con questi due ingredienti tengono ritmi altissimi di lavoro. L’importante è che non si snaturi troppo la tradizione dei nostri locali, e mi pare che nei due bar di via Matteotti i nuovi gestori stiano avendo questa accortezza». A proposito di locali, fa una certa tristezza continuare a vedere le serrande abbassate del bar “Borsa”, reduce da una gestione fallimentare approdata anche in tribunale. A quando il bando per la riapertura? «Prima vogliamo che sia fatta chiarezza dal punto di vista legale e che si chiuda il contenzioso» risponde Renesto «Stiamo ripensando anche alla destinazione di questo importante patrimonio del centro e della cittadinanza. Vorremmo anche indire un concorso di idee per decidere cosa fare in futuro del bar “Borsa”». (n.c.)
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