Il Bo assicura: «Palazzo Maldura riaprirà il 1° ottobre»

Il rettore Zaccaria ribadisce l’impegno dell’ateneo: lavori straordinari in agosto e settembre per consolidare la struttura

PADOVA. Via ai lavori di consolidamento della biblioteca per poter riaprire Palazzo Maldura al rientro dalle vacanze estive. La commissione tecnica del Bo presieduta dal rettore Giuseppe Zaccaria cambia marcia e preme sull'acceleratore, azzerando i dubbi relativi ad un possibile addio anticipato alla storica sede della cultura umanistica dell'ateneo: tutto ok, siriapre il primo ottobre. Ieri il pool di esperti si è riunito per stabilire una serrata tabella di marcia dei lavori che interesseranno la struttura: per salvare Maldura, a partire dai primi di agosto, sarà realizzato un sistema di tiranti alle pareti, che avrà la funzione di contenere il palazzo, messo a dura prova dal sisma di fine maggio. A giocar contro l'edificio monumentale, la sua stessa conformazione: è di fatto senza fondamenta. Rema contro pure l'impossibilità di scavare sotto la struttura: a pochi metri dalla superficie giace una necropoli romana, già all'attenzione della Sovrintendenza.

LA RIUNIONE. Si è riunita ieri la commissione operativa istituita dal Rettore (di cui fanno parte anche il direttore del dipartimento di Studi linguistici e letterari Michele Cortelazzo, il prorettore all'Edilizia Armando Gennaro e Laura Tallandini, delegato del rettore per il sistema bibliotecario d'ateneo). Un summit «per affrontare le criticità attuali e le prospettive di breve termine collegate al ripristino della piena funzionalità di Palazzo Maldura». «La commissione operativa», spiega Zaccaria, «ha convenuto che l’ateneo proceda, nella sua autonomia, in tempi brevissimi a far partire i lavori di messa in sicurezza del salone della biblioteca. Fermo restando che la commissione operativa continuerà a riunirsi nelle prossime settimane per monitorare lo stato dei lavori ed eventuali novità che si presentassero, si è inteso rispondere in positivo e concretamente alle sollecitazioni che il direttore del dipartimento di Studi linguistici e letterari, il Consiglio di dipartimento e da ultimo un gruppo di docenti hanno avanzato nei confronti dell’ateneo».

I LAVORI. Il cantiere sarà aperto nell'arco di pochi giorni, in attesa che anche la Procura della Repubblica depositi la propria perizia su Maldura. L'ateneo non vuole però perdere giorni preziosi, ecco perché ieri è stato dichiarato «l'avanti tutta». Secondo il magnifico, «sono destinati a realizzarsi nel mese di agosto, con eventuale prolungamento in settembre. Sono state prospettate una serie di soluzioni per ripristinare l’unità indispensabile della biblioteca, utilizzando tutte le soluzioni tecniche che sono possibili in loco». Obiettivo, mantenere il più vicino possibile al Maldura il chilometro di libri fatto «evacuare» dopo il sisma per alleggerire la struttura. Soddisfatto del risultato del summit il numero uno del dipartimento Michele Cortelazzo: «L'Università ha preso un impegno: riportare a pieno e sicuro funzionamento Palazzo Maldura in tempi compatibili con le esigenze dell'ateneo. È Indispensabile lavorare durante i mesi estivi».

POLEMICHE. Maldura Cenerentola del Bo? I vertici dell'ateneo snocciolano dati a seguito di un appello firmato da alcuni professori che chiedevano soluzioni rapide per salvaguardare il cuore della cultura umanistica di Padova. Nell'ultimo decennio sono stati spesi 3 milioni 600 mila euro per la manutenzione di palazzo Maldura, cui devono essere sommati 600 mila euro di manutenzioni ordinarie. Oltre 4 milioni, cui devono essere aggiunti anche i 370 mila euro deliberati nell'ultimo Cda.

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