Il caso Stevanin, sesso e morte in serie

Il quinto libro della collana “nera” di Enzo Bordin oggi in edicola

Oggi con il nostro giornale il quinto e ultimo thriller della collana “Delitti e misteri del Nordest”, scritti dal giornalista Enzo Bordin. Il libro si intitola “Stretta mortale. Il caso Stevanin”, ed è dedicato al serial killer che strangolava le ragazze facendo sesso estremo e le sotterrava nel podere di casa

Come serial killer “collezionista” di cadaveri passerà ai posteri per il più prolifico del Triveneto. Ma anche per il più perverso e spietato. Raccontando la sua storia stiamo andando ai confini della realtà, viaggiando nel cuore e nella mente di un personaggio che la letteratura criminale stenta a decifrare. Il suo nome è quello dell'imprenditore agricolo Gianfranco Stevanin. nato a Montagnana (Padova) il 2 ottobre 1960 e residente a Terrazzo (Verona), condannato all’ergastolo per aver strangolato o soffocato sei ragazze in un periodo compreso grosso modo tra maggio 1993 e novembre 1994, quando venne arrestato.

Arrivava al punto di provare una qual sorta di “orgasmo mentale” mentre, dopo aver praticato sesso estremo con le giovani vittime adescate con lusinghe di vario tipo, le soffocava lentamente in un crescendo inesorabile. E una volta uccise, sezionava i loro corpi con l'abilità del cerusico.

Poi s’improvvisava anche becchino, sotterrandole nei terreni di sua proprietà o in quelli vicini.

Ma c'è di più e di peggio. Volendo conservare il loro ricordo, come macabro trofeo delle sue prestazioni sado-feticiste, non fotografava le sue prede soltanto durante i forsennati amplessi con relative pose "impossibili" ma anche a morte avvenuta. Fotografava le loro parti intime violate e martoriate come documentata testimonianza della sua necrofilia.

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