Il caso: volantini incollati per Padova per screditare lo studio legale

PADOVA. Decine e decine di volantini stampati a colori (probabilmente con una fotocopiatrice) pronti ad attirare gli sguardi, anche quelli più disattenti, con la dicitura in rosso “attenzione”.
Accanto, la sagoma della penisola italiana tricolore, sotto un volto in lacrime e il rinvio ad un profilo Facebook; poi, a seguire, una ventina di righe dai toni violenti e offensivi per screditare lo studio associato di due legali del Piovese additati come “cannibali” e accusati di una serie di reati ai danni “dei malcapitati assistiti”.
sorpresa
Grande lo stupore ieri mattina, unito al disagio, di quanti, arrivando in tribunale a Padova, avevano notato quei volantini davanti al Palazzo di Giustizia e nel quartiere, in via Berchet o in via Degli Scrovegni ma anche nella zona della stazione.
Volantini che – secondo alcune testimonianze – sarebbero stati piazzati domenica pomeriggio. I due legali hanno presentato una denuncia al comandante della stazione dei carabinieri di Padova Principale, il luogotenente Giovanni Soldano. Il riferimento della querela è al reato di diffamazione con la richiesta di sequestrare i volantini e analizzare le telecamere di videosorveglianza.
Telecamere che dovrebbero aver ripreso l’autore o gli autori di quell’azione fino ad ora anonima. Peraltro nella pagina Facebook indicata, è stato postato il contenuto del volantino ma la data è del 3 novembre scorso: forse nessuno, in questi mesi, si era accorto di nulla (i contatti di quella pagina si limitano a quattro “amici”). Una copia del volantino è stata già acquisita anche in procura.
fulmine a ciel sereno
«Stamane alle 8. 30 mi ha avvertito un collega», spiega al telefono uno dei due legali finiti sotto attacco. «Abbiamo presentato una denuncia chiedendo gli opportuni rilievi e l’acquisizione delle riprese di videosorveglianza. Qualche sospetto? Forse una controparte o un ex cliente, ma davvero non ne ho idea. Non ci sono state minacce o altro. È stato un fulmine a ciel sereno, di contenziosi ne seguiamo tanti. Faranno chiarezza gli investigatori, certo è un episodio che spiace».
Solidarietà ai legali è stata espressa con una telefonata dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Padova, Leonardo Arnau. «Esprimo piena solidarietà ai colleghi, vittime di un’iniziativa grave, sulla quale, siamo certi, la magistratura farà chiarezza, individuando i colpevoli. Purtroppo la funzione difensiva esercitata dall’avvocatura ci espone ad attacchi spesso immotivati, che non possono passare sotto silenzio quando travalicano la soglia di rilevanza penale, ricorrendo a metodi non accettabili».—
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