Il Comune cerca soldi bando da dieci milioni per il parcheggio Sarpi

IN VENDITA La vista aerea dell’ex Canova e il palazzo ex Ceat
IN VENDITA La vista aerea dell’ex Canova e il palazzo ex Ceat
 Il patrimonio pubblico da mettere in vendita per far cassa c'è, difficile trovare i compratori. Il piano delle alienazioni di Palazzo Moroni non procede come dovrebbe così l'Amministrazione prova a piazzare un colpo da oltre 10 milioni di euro. Per la precisione 10 milioni 470 mila euro: la base d'asta per la vendita dell'area dove sorge il parcheggio «ex Canova», in via Sarpi da 230 posti.
 Un terreno sul quale si potranno costruire case e abitazioni: la vendita è stata decisa, ora si procederà alla scrittura del bando, e ci vorranno mesi per capire se ci saranno acquirenti o meno.  Una brutta notizia per i circa cento dipendenti comunali (in via Sarpi ci sono molti uffici, fra i quali quelli del settore Mobilità nell'ex palazzo Ceat) che usufruiscono del posteggio a soli 8 euro al mese. Per l'azienda che lo gestisce, Aps Holding, non ci sono problemi. «Stiamo parlando di un parcheggio che non dà molto reddito - spiega il presidente Amedeo Levorato - visto che è frequentato soprattutto da dipendenti comunali che pagano una cifra ridotta. In ogni caso bisogna vedere se si trova un compratore e passeranno dei mesi». Levorato introduce l'argomento: molte aste per le alienazioni stanno andando deserte. «La situazione economica non è semplice: qualche anno fa le vendite sarebbero andate a buon fine - spiega l'assessore comunale al Patrimonio Marta Dalla Vecchia - in ogni caso stiamo contattando agenzie immobiliari che ci aiuteranno nel piazzare i nostri immobili, e qualche dimostrazione d'interesse c'è già».  Sono tanti i milioni di portare a casa: come l'ex scuola Davila a Torre, in via Fornaci, messa all'asta per 2.062.000 euro dopo lo sgombero dagli occupanti del Gramigna e rimasta senza offerte. Stessa sorte per l'ex elementare Collodi a Ponterotto: in quel caso la base d'asta era di 484mila euro.  Per non parlare delle autostrade: sulla Venezia-Padova il Comune ha un pacchetto di azioni (155 mila, 6,89%) che potrebbero fruttare anche 8 milioni di euro, se si riuscisse a piazzarle, mentre per la Brescia-Padova da poco è stato formulato il nuovo bando di vendita, ovvero l'alienazione di 62.818 azioni che a valore nominale rappresentano 31 milioni e 597 mila euro.  Tutti soldi che servono per foraggiare altre opere e che non sono stati incassati: a cavallo di fine anno Palazzo Moroni ha messo in vendita dieci appartamenti (nuovi, ricevuti come oneri di urbanizzazione) per ricavarne due milioni di euro, ma ne ha venduti solo tre.  Per finire c'è il nodo dell'ex foro Boario di corso Australia: dopo il bando annullato lo scorso anno (vi avevano partecipato i francesi di Altarea e una cordata «nostrana» composta da Maltauro spa, Sinloc spa, Sport Managemente srl, Fimak srl e Attiva spa) si deve decidere cosa fare dell'area, che al momento è miseramente a reddito zero.

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