Il Comune in Consiglio di Stato

L’ultima parola spetta al Consiglio di Stato. Con tutta probabilità il contenzioso tra il Comune di Padova e Serenissima Ristorazione sul servizio-ponte per la ristorazione scolastica approderà a Roma dopo che il Tar ha dato ragione a Serenissima. Secondo i giudici di Venezia, infatti, il Comune avrebbe dovuto includere anche quest’ultima nella procedura di selezione che ha visto affidare a Dussmann, già vincitrice del maxi appalto settennale per la ristorazione scolastica, anche la gestione del servizio da gennaio a settembre. Ma sia il Comune che Dussmann vorrebbero sottoporre la questione al foro di Roma. L’amministrazione ha intenzione di proporre un appello al Consiglio di Stato. Intenzione supportata anche da Dussmann, che parla di appello con istanza cautelare contro la sentenza in questione. L’appello va presentato entro una ventina di giorni, la risposta dei giudici potrebbe allungare i tempi fino a marzo. Il servizio mensa continuerà ad essere regolarmente erogato. Ma l’esito dell’appello potrebbe avere conseguenze per il Comune: se confermata la sentenza del Tar, Serenissima potrebbe chiedere un risarcimento. Per ora la società di ristorazione rimane «in attesa di notizie delle decisioni del Comune» spiega il direttore del personale Claudio Cavalletto. Mentre Dussmann continua con l’erogazione dei pasti in vista del centro cottura. Come spiega Giancarlo Baruffa, direttore della filiale Nord.Est di Dussmann, i lavori di messa a punto del centro partire già agli inizi di aprile per concludersi a luglio. Non mancano le critiche al Comune per l’esito della sentenza del Tar. «Questa è una questione politica» spiega il capogruppo Pdl Antonio Foresta, «bisogna capire di chi è la colpa, altrimenti va sempre a finire che paga Pantalone. Qui qualcuno non ha saputo fare o non è in grado di fare ed è una delle cose più gravi successe fino ad ora. Spero che vengano individuate le responsabilità di questa vicenda». (v.v.)