Il Comune scrive ai residenti «Ridateci park Conciapelli»

«Gentile concessionario, come le è noto, il contratto che lei ha stipulato con il Comune di Padova scadrà il prossimo 31 dicembre 2020. È intenzione dell’amministrazione affidare la gestione dell’intera autorimessa alla propria società controllata Aps Holding spa, così come già fatto l’anno scorso con l’autorimessa Autoeuropa. Qualora lei fosse interessato ad utilizzare il posto o box auto attualmente in concessione, la preghiamo di rivolgersi direttamente ad Aps Holding, che le fornirà tutte le condizioni per la sottoscrizione di un abbonamento». È questa la lettera che Palazzo Moroni ha inviato ai residenti del condominio Mugnai, che sono concessionari dei posti auto della sottostante autorimessa Conciapelli. In pratica si chiede ai residenti di sottoscrivere un abbonamento o di liberare immediatamente i box auto in loro uso.
i posti auto da restituire
«Ci chiedono un affitto di 250 euro al mese per box auto, quando quei posti da sempre fanno parte del condominio», spiega Francesco Rinaldi, residente e membro del comitato di cittadini dell’autorimessa Conciapelli, formatosi proprio per le questioni relative al garage già qualche anno fa. «Ai tempi del sindaco Destro i posti auto, proprio perché parte del nostro stabile, ci sono stati dati a un prezzo molto basso: 200 o 300 euro all’anno. Questo fino al 2005. L’anno successivo c’è stata la necessità di eseguire dei lavori, in particolare per quel che riguarda l’impianto antincendio». In quell’occasione il Comune ha stretto un accordo con la maggior parte dei residenti concessionari dei posti auto: «Ci hanno detto che se avessimo partecipato alla spesa avremmo avuto in concessione gratuita i posti auto fino al 30 dicembre 2020». E così è stato. Ognuno ha contribuito alla spesa in base al numero di box in concessione: «Io ad esempio ne ho due e ho pagato 20 mila euro». Ora però questa concessione è scaduta e in più dall’anno scorso il Comune ha affidato la gestione all’Aps: «Ci chiedono questo canone di 250 euro al mese per posto auto, che tra l’altro non sarà più un posto fisso, ma uno di quelli a rotazione. E da quello che abbiamo capito non ci sarebbe neppure la garanzia di trovarlo sempre libero». Sì perché dei 220 posti esistenti, solo una quarantina resterebbero in uso ai condomini, un’ottantina alle vicine banche, mentre gli altri sarebbero destinati a diventare parcheggi pubblici.
La mediazione naufragata
«Abbiamo provato a chiedere al Comune di venirci incontro. Il 13 gennaio c’è stato un tentativo di mediazione tra le parti che purtroppo non è andato a buon fine. Il Comune tira dritto e non ha nessuna intenzione di rivedere neppure il canone di 250 euro – continua Rinaldi – Intanto l’Aps ci ha già scritto che entro pochi giorni vuole i nomi di chi intende usufruire del posto auto naturalmente alle loro condizioni».
La querelle tra Comune e residenti va avanti ormai da tempo. Nel 2016, con l’ex sindaco Massimo Bitonci e l’allora assessore Stefano Grigoletto, si parlava già di utilizzare il parcheggio che dà su largo Europa per liberare piazza Insurrezione, con l’idea di farla diventare una sorta di “Covent Garden”. La cosa poi non ebbe seguito ma la questione del risiko dei parcheggi in centro è tuttora attuale.
liberare piazza Insurrezione
Certamente 220 posti auto in un park interrato a ridosso del centro storico farebbero comodo per arrivare all’agognato obbiettivo di liberare piazza Insurrezione. Obiettivo che il sindaco Sergio Giordani non ha mai nascosto di considerare prioritario.
I posti in largo Europa tra l’altro si andrebbero a sommare ai 300 dell’ex caserma Prandina. È chiaro però che piazza Insurrezione per Aps è attualmente una fonte di guadagno non indifferente. Qualora si eliminasse il parcheggio, dopo che è già stata tolta alla società la gestione di piazza Rabin e di piazzale Boschetti, è chiaro che i posti dell’autorimessa Conciapelli servirebbero almeno in parte a compensare un bilancio sempre più precario. —
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