Il Comune va all'attacco per recuperare Ici e Cosap

ICI. Un’imposta molto evasa
ICI. Un’imposta molto evasa
 Mezzo milione di euro in fase di «recupero» per Ici e Cosap non pagate dai contribuenti, che si sommeranno alla stima prevista per il recupero dell'evasione che si aggira attorno ai due milioni di euro. Il settore Tributi di Palazzo Moroni continua nella sua battaglia per far tornare in cassa quanto non è stato versato.
 Sia per l'Imposta comunale sugli immobili sia per il canone sull'Occupazione di Spazi e Aree pubbliche. Si passa così alla «riscossione» coattiva di 414 mila euro per l'Ici (dal 2007 fino all'anno in corso) e di 69 mila euro per la Cosap. Cifre al netto di quanto incasseranno i concessionari che mettono in atto la riscossione, in totale 44 mila euro. I 500 mila euro circa sono solo una parte dell'evasione totale, quella più in superficie: cioè persone o aziende che non hanno risposto alla domanda di pagamento mandata dai funzionari del Comune. Ma il «nero» per quanto riguarda l'Ici è un fenomeno in costante crescita, tanto che quest'anno l'assessore ai Tributi Umberto Zampieri ha preparato una task-force, in stretta collaborazione con la Finanza, per il recupero di quanto dovuto. I risultati sono stati superiori alle aspettative: su 1034 posizioni controllate, 390 presentavano irregolarità. Oltre il 37% del totale, che sommato porta ad un ritorno in cassa di quasi due milioni di euro. Soprattutto proprietari di case che danno in «comodato d'uso gratuito» appartamenti agli studenti da cui prendono, tutto in nero ovviamente, l'affitto. Contro questo malcostume Palazzo Moroni ha presentato anche un bando (con 90 mila euro a disposizione) proprio per sgravi Ici a favore di proprietari con contratti di locazione in regola. Per informazioni è possibile consultare il sito www.padovanet.it. Altri casi di mancato pagamento (l'Ici su seconde case e altro porta al Comune circa 50 milioni di euro all'anno) vengono da società immobiliari proprietarie di terreni. (e.a.)

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