Il Comune vince al Tar partono i lavori alla piscina

Respinto il ricorso della ditta che aveva presentato il progetto migliore ma che non era riuscita a ottenere l’aggiudicazione dell’incarico di realizzarlo

PIOVE DI SACCO. Il Tar del Veneto dà ragione al Comune: via libera ai lavori per l’ammodernamento dell’impianto natatorio di piazzale Santa Giustina. Nei giorni scorsi la Sezione Prima ha ritenuto inammissibile e infondato il ricorso presentato lo scorso settembre dalla società Centro Nuoto Stra srl che, in sostanza, impugnava il contratto stipulato tra il Comune e la società 2001 srl per l’affidamento in “project financing” della nuova concessione e pretendeva un rimborso di 125 mila euro per spese di progettazione.

Le vicende legate all’ammodernamento della struttura che accoglie la piscina comunale in realtà partono da ben più lontano. L’esigenza era stata avvertita già nel 2009, quando un primo progetto di restyling fu inserito dall’amministrazione Crosta nel piano pluriennale delle opere. Scelta che venne poi cassata nel 2011 dalla successiva amministrazione Marcolin che, in un momento di flessione economica generale, ritenne l’intervento non realizzabile. Nel 2013, con l’insediamento del nuovo sindaco Gianella, l’idea tornò sul tavolo tanto che nel 2015, dopo il nuovo bando per la concessione dell’impianto, arrivò anche quello per presentare una proposta di ammodernamento da realizzarsi tramite il meccanismo della finanza di progetto. In pratica si azzerano le spese di progettazione e investimento a carico del Comune, che passano in carico a chi si aggiudica la concessione sulla base di un proprio piano finanziario sostenibile di lungo periodo. Ad essere scelto, nel 2016, è stato quello presentato dal Centro Nuoto Stra che, per un importo di quasi 2 milioni di euro, prevede una nuova piscina olimpionica scoperta, circondata da un piccolo parco attrezzato, e una piscina interna per il fitness da 12 metri. A ciò si aggiunge la manutenzione del tetto apribile, la sostituzione dei serramenti e degli impianti tecnologici e la manutenzione generale dell’esistente. A questo punto si è aperta anche la gara per la concessione, e quindi per la realizzazione dei lavori, che la scorsa estate è stata aggiudicata alla 2001 srl.

L’altro partecipante alla gara, il Centro Nuoto Stra, ha però proposto il ricorso al Tar, da cui è derivata la sospensiva della pratica che è stata annullata solo dalla recente sentenza. «Il Comune» conclude il sindaco «ha vinto sotto tutti i profili. Dunque tutti i passaggi normativi sono stati rispettati. È una risposta anche alle tante interrogazioni delle minoranze che hanno sempre avuto l’intento di mettere in discussione la procedura seguita. A differenza del passato per la seconda volta, negli ultimi cinque anni, il Tar conforta le nostre scelte. Ora potremo finalmente avviare la riqualificazione dell’impianto».

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