Multe raddoppiate in un anno a San Pietro in Gu: annata da 2,5 milioni
Record di incassi per il Comune. Il sindaco Polati: «Salviamo vite limitando gli incidenti»

Multe che raddoppiano dal 2023 al 2024, a San Pietro in Gu si passa da 1,3 milioni di euro a 2,5 milioni. È l’effetto velox sulla regionale 53. «La sicurezza delle persone viene prima di tutto», ribadisce il sindaco Paolo Polati.
Il primo cittadino è alla guida del Comune che nel 2024 ha registrato il secondo importo pro capite più alto della provincia di Padova, ovvero 623 euro per ogni residente. Un primato che, secondo l'amministratore, non deve minimamente sorprendere né far gridare allo scandalo, è una questione quasi scontata, banalmente «matematica». «Quel dato va letto nel suo contesto: San Pietro in Gu oggi conta appena 4.134 abitanti, in calo rispetto agli anni precedenti. Se il totale delle sanzioni viene diviso per una popolazione più ridotta, la media per persona appare inevitabilmente più alta. Ma questo non significa che stiamo tartassando i nostri cittadini».
Polati precisa che la stragrande maggioranza dei verbali – peraltro – non riguarda chi vive in paese: «Chi è di qui sa dove sono gli autovelox e soprattutto rispetta i limiti. Le due postazioni sono collocate in tratti che, purtroppo, in passato hanno visto incidenti gravissimi, anche mortali. Sono lì per prevenire altre tragedie, non per fare cassa».
Gli apparecchi non hanno ricevuto alcun rilievo dalla Prefettura, confermandone la piena regolarità. «La nostra è una strada di grande traffico, percorsa ogni giorno da migliaia di veicoli e mezzi pesanti diretti verso le province vicine. Chi la attraversa lo sa: sorpassi azzardati, frenate brusche, velocità ben oltre i limiti. Non possiamo rimanere a guardare. Chi rispetta le regole non ha nulla da temere. Ridurre anche di un solo incidente grave significa avere raggiunto lo scopo».
Il primo cittadino dell’Alta conclude con un’osservazione tranciante: «Preferisco essere criticato per aver messo un autovelox in più, piuttosto che dover assistere a nuovi drammi».
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova