Il Consiglio di Villanova non vota sulla sanità
Ma il sindaco prende atto dei timori dell'opposizione per il servizio nel Camposampierese

CAMPOSAMPIERO. L’ospedale
VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO.
Consiglio comunale urgente sulla sanità richiesto dall'opposizione: il sindaco Silvia Fattore ha respinto la messa ai voti di un Atto di indirizzo presentato da Marino Gasparini (Villanova per Te) in merito alla proposta di riorganizzazione degli ospedali dell'Usl 15 Alta Padovana da parte del direttore generale Francesco Benazzi. E ha promesso che istituirà una Commissione ad hoc. Intanto ha invitato Benazzi per il 18. Gasparini chiedeva di portare alla Conferenza dei sindaci la richiesta di un maggior coinvolgimento dei Consigli comunali nelle scelte sulla sanità, e di avviare un'analisi per migliorare l'utilizzo delle apparecchiature mediche. Ma soprattutto di bloccare la riorganizzazione targata Benazzi (e approvata da tutti i sindaci tranne quello di Fontaniva) e riformularne un'altra «che non preveda esclusivamente tagli dei servizi ai cittadini, ma indirizzi la direzione generale ad attuare azioni e decisioni proprie di un management che deve rendere conto di un servizio e non di un mero risparmio». Nel mirino di Gasparini alcune scelte non condivise, come il trasferimento a Cittadella del Centro Ictus, del reparto di Neurologia con la conservazione a Camposampiero di posti letto e delle maggiori funzioni di Riabilitazione. Come a dire che Camposampiero rimarrà un ospedale di tipo geriatrico mentre a gestire le acuzie sarà esclusivamente Cittadella. Tutto ciò con grande disagio per i residenti nel Camposampierese, che dovranno sobbarcarsi il tragitto fino a Cittadella con mezzi propri, vista la carenza del pubblico trasporto. Fattore ha obiettato che togliere un reparto non vuol dire togliere un servizio, e con la riorganizzazione non si perde il diritto di essere curati e assistiti. «Altrove gli ospedali sono stati chiusi - ha detto il sindaco - L'evoluzione delle conoscenze mediche oggi permette di diversificare i luoghi di cura. La medicina non ha più la funzione di 40 anni fa. Dobbiamo accompagnare l'evoluzione salvaguardando il diritto alla salute dei cittadini. A Villanova è stata attivata l'Utap, a Vigonza c'è il Distretto. Sono poi saliti da due a tre gli operatori domiciliari per le 25 persone assistite a casa. Come Comune, inoltre, abbiamo attivato il servizio di trasporto per le fasce deboli. Le fughe verso altri ospedali che incrementano il passivo, per la 15 molto contenuto, ci sono sempre state: prima o poi la Regione provvederà. Per non chiedere altri soldi bisogna riorganizzarsi». Insoddisfatta l'opposizione, ma ha dovuto adeguarsi.
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