Il degrado mina il “Palace”

Il Comune teme crolli nell’ex hotel, in totale abbandono anche l’area “De Nicola”
Di Silvia Bergamin

CITTADELLA. La crisi e i segni della decadenza su edifici di pochi decenni, a pochi passi dalle storiche mura duecentesche di Cittadella: l'Hotel Palace, un tempo l'albergo più prestigioso della città, diventato meta di uccellacci e cornacchie; a un centinaio di metri, la “Paolo De Nicola”, un'azienda che per decenni è stata leader mondiale nella costruzione di ponteggi e grandi gru per porti e cantieri navali, ridotta a un relitto del secolo scorso, uno sbiadito e deprimente ricordo di un miracolo del Nordest.

L'assessore all'Urbanistica Luca Pierobon prova ad articolare il degrado: «La società che gestiva il Palace è fallita, l'edificio dell’albergo attualmente è in mano alla banca. Noi abbiamo fatto pressione perché mettano a posto, ormai serve un intervento radicale».

Transenne, cartelli che vietano l'accesso: una situazione che dura dal 2010, ormai la speranza di un rilancio dell’albergo ha smarrito la strada. «Bisogna vedere se sta in piedi, serve un ingegnere che faccia un'analisi della staticità. Di sicuro, chi dovesse prendere in mano l’edificio dovrebbe intervenire in modo importante, ora tutto è fermo perché la banca deve soddisfare il debito, ma non è facile trovare compratori di questi tempi».

Si teme addirittura che crolli tutto: «Mandiamo spesso i vigili a fare sopralluoghi» conferma l’amministratore. Intanto, uccelli e cornacchie utilizzano le verande come meta privilegiata per riposarsi dal volo: durante il giorno sono centinaia, il “Palace” è diventato un gigantesco albero di muratura su cui appoggiarsi. I segni del deperimento sono evidenti, alcuni vetri sono scheggiati.

Una situazione simile è quella della “Paolo De Nicola”: lo stabilimento è stato messo all'asta, per un importo relativamente basso, ma nessun compratore si è fatto avanti. I fasti con il patròn De Nicola, fondatore dell’azienda e inventore del suo know-how; poi un lento declino e la chiusura, nel giugno del 2011, con il licenziamento degli ultimi dipendenti di un marchio che ha fatto la storia di Cittadella.

Pierobon fa notare:«Dobbiamo capire se mantenere la destinazione industriale o convertirla in residenziale. Sicuramente non daremo il via libera a un centro commerciale. Noi siamo aperti a qualsiasi idea, se solo arrivasse qualcuno... Nel frattempo, anche qui, tutto in mano alle banche».

Il territorio intanto cambia volto. «Con il Borgo Sole abbiamo bonificato un'area. Alle ex Officine di Cittadella, la situazione è di stallo, ma l'area è stata completamente bonificata e i sottoservizi sono stati realizzati; ora si tratta di completare la strada di collegamento con il sottopasso di Borgo Treviso». Verrà riqualificata anche l'area delle ex Officine Facco: «Una parte di struttura è stata demolita dopo le ultime scosse di terremoto. È stato presentato un progetto con parti di commerciale e residenziale e diversi parcheggi, al momento i lavori sono fermi».

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