Il difensore civico dà ragione a Bianchini

LEGNARO
Con un esposto al difensore civico della Provincia di Padova il consigliere di minoranza Davide Bianchini aveva denunciato la violazione del diritto di informazione e di accesso agli atti da parte del sindaco di Legnaro. Nella richiesta presentata l’’esponente del gruppo «Vivere Legnaro» chiedeva l’elenco dei professionisti e delle ditte appaltatrici incaricate dal comune di svolgere lavori per l’ente. E’ dei giorni scorsi la risposta del difensore civico che invita l’amministrazione «a mettere a disposizione del consigliere la documentazione richiesta al fine di consentire il corretto espletamento del suo mandato amministrativo». Si legge nel documento «l’istante riveste la carica di consigliere comunale e come tale in materia di accesso agli atti si fa riferimento non alla normativa di cui alla L.241/1990 – come addotto dall’amministrazione - ma al Testo unico degli Enti locali ed in particolar modo all’art.43 del Dlgs 267/2000». L’accesso ai documenti dunque «non può essere negato ove sia sufficiente fare ricorso al potere di differimento». «Troverei giusto che a fronte di questa situazione ci fosse una pubblica assunzione di responsabilità – ha commentato Bianchini – tutti i consiglieri ricordino che un diritto negato a uno di noi è un diritto negato a tutti, anche agli undici dell’amministrazione».
Martina Maniero
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