Il Fondo Solidarietà vola con rendimenti da record

Nel 2016 ha avuto risultati tre volte superiori a quelli del Tfr lasciato in azienda ed è stato il miglior fondo pensione italiano. «Un affare per chi ci ha creduto»
Di Riccardo Sandre

PADOVA. È stato un 2016 da record per il Fondo Solidarietà Veneto i cui rendimenti, l’anno scorso, hanno presentato performance fino a quasi il triplo di quelli del Tfr lasciato in azienda mentre i dati relativi alla crescita degli scritti (+4% nel 2016) risulta costante anche dopo il boom delle riforma della previdenza complementare di dieci anni fa. A presentare ieri mattina - nella sede rinnovata di Confindustria Padova - i risultati 2016 di un Fondo Solidarietà Veneto che è stato premiato quest’anno come migliore Fondo Pensione Italiano agli Ipe Awards di Berlino, sono stati il suo presidente Andrea Tomat e il direttore Paolo Stefan assieme a Francesca Pizzo della Cisl Padova Rovigo e Francesco Giacomin, segretario generale Confartigianato Veneto. A fare gli onori di casa è stato il vice presidente Confindustria Padova Luca Iazzolino che ha ricordato come le performance della previdenza complementare, a 10 anni dalla riforma, hanno dato risultati mediamente molto positivi a chi ha scelto questa strada. «Dopo 10 anni di previdenza complementare è lecito fare un bilancio», ha dichiarato Iazzolino. «Degli 11 milioni di interessati alla riforma, quasi l'80% non aveva avuto la lungimiranza di credere nella previdenza complementare, una scelta legittima ma che non ha premiato: chi ha scelto la previdenza integrativa ha ottenuto rendimenti mediamente superiori di quasi il 44% rispetto agli altri. Un risultato ulteriormente superato da Solidarietà Veneto».

Dati da record quelli di Solidarietà Veneto pure in un contesto finanziario ancora caratterizzato da tassi negativi in Europa e da profonda instabilità globale. «Il 2016 è stato un ottimo anno», ha spiegato Tomat. «Per la prima volta abbiamo superato il miliardo di euro di patrimonio gestito crescendo di circa l’11% rispetto al 2015. Abbiamo incrementato del 4% il numero dei nostri iscritti, il migliore risultato da 9 anni a questa parte che ci porta a superare la soglia dei 51 mila lavoratori coinvolti, ma abbiamo registrato pure un +5% per imprese associate giunte a quota 6.319. Per il quinto anno di seguito tutti e quattro i comparti del fondo hanno dati risultati positivi mentre i nostri investimenti a focus geografico hanno raggiunto la soglia dei 70 milioni di euro contribuendo allo sviluppo del territorio e delle sue imprese». Bene anche i rendimenti decennali che, per le tre storiche categorie di rischio (Dinamico, Reddito e Prudente), ha presentato performance tra il +49,02% del Dinamico e il +34,08% del Reddito contro un andamento del Tfr lasciato in azienda o all’Inps che non hanno superato il 24,97%. E se Padova per numero di iscritti è solo la terza provincia del Veneto (con un 14% sul totale contro il 30% di Vicenza e il 26% di Treviso), ad assicurare un rinnovato impegno nella promozione del Fondo è stato il direttore di Confartigianato Padova Francesco Giacomin, pure vicepresidente di Veneto Sviluppo. «Solidarietà Veneto è un fondo territoriale che ha saputo coniugare al meglio dimensioni e prossimità», ha detto. «Confartigianato fino a oggi non è stato tra i più attivi, ma anche grazie ad un contratto metalmeccanico di categoria che ha dato ampio spazio alla previdenza integrativa crediamo di poter dare nel futuro un contributo alla crescita».

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