Il mega presepe di Patrik strizza l’occhio alla Grecia

VIGONZA. Un’intera stanza di 15 metri quadri dedicata al presepe, che poggia su una specie di palcoscenico con tanto di tendine rosse che si schiudono al suono di una nenia natalizia. Sorprende per...
VIGONZA. Un’intera stanza di 15 metri quadri dedicata al presepe, che poggia su una specie di palcoscenico con tanto di tendine rosse che si schiudono al suono di una nenia natalizia. Sorprende per la suggestione dell’insieme il grande presepe realizzato da Patrik Bonomo nella sua casa di Busa. Più che un hobby è una passione, ereditata dal padre Angelo, noto ex ristoratore. «Da bambino con papà facevamo tutti gli anni un bel presepe nella nostra trattoria Polissena, un locale che non c’è più» ricorda Patrik. Oggi ad ogni viaggio Patrik porta a casa qualcosa per addobbare il suo presepe perpetrando così la tradizione. Una statuina, un mulino, una palma, una barca. Dal 2012, anno in cui è nata l’idea del mega presepe, la scenografia cambia sempre. Quest’anno trionfa la Grecia: c’è il faro comprato a Paros nell’ultimo viaggio estivo, ci sono i mulini di Mikonos, le navi di Corfù e i due marinai di Karpathos. Le grandi montagne sullo sfondo sono state invece ispirate dal film Avatar. L’anno scorso il presepe rappresentava un porto greco, il precedente la valle del Nilo con un grande veliero e il deserto. «Mi piace che ci sia del movimento» dice Patrik «Vorrei arrivare ad avere un presepe totalmente in movimento». Quest’anno ci pensano le due navi a garantirlo girando in tondo su un mare cristallino ricavato stendendo una carta stagnola argento e posandoci sopra luci blu. Ci pensano i mulini e il grande faro che illumina la neve che scende lieve coprendo di bianco le pigne che adornano il monte. Patrik comincia a lavorare al suo presepe ai primi di luglio insieme all’amico Roberto e invita tanti amici perché lo ammirino. A febbraio lo si smonta.


Giusy Andreoli


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