Il parcheggio silos non dà il resto

Parcheggia l’auto all’interno del silos dell'azienda ospedaliera, nelle vicinanze dello Iov, e al momento di pagare il biglietto la macchinetta automatica non le dà il resto. Da qua comincia l’odissea vissuta ieri e raccontata da una padovana. «Ero stata dal pediatra con mia figlia e avevo parcheggiato all'interno del silos», racconta Ilenia Schiavon. «Al momento di pagare c’era una macchinetta su tre funzionante e che per giunta non dava neanche il resto. Al posto dei soldi di ritorno rilasciava uno scontrino con segnato il credito da ritirare in direzione». Peccato che all'interno del silos non ci fosse nessuno. «Personalmente avanzavo solo 50 centesimi ma c’era moltissima altra gente che avanzava di più. Abbiamo chiamato il call center della macchinetta e l'operatore, in modo sgarbato ci ha prima detto che avremmo potuto riutilizzare la somma nel parcheggio, poi, a nostra volontà di volere invece il resto, ci ha invitati ad andarlo a ritirare alle casse sopra al pronto soccorso».
In molti a quel punto hanno lasciato perdere. Ilenia Schiavon no. «Volevo andarci a fondo, così ho preso l'auto e sono arrivata davanti al pronto soccorso, ovviamente senza intralciare», prosegue. «Sono stata aggredita da un ausiliario del traffico che nonostante gli cercassi di spiegare la situazione era deciso a darmi la multa. Per fortuna è intervenuto un vigile fuori sevizio che l’ha fatto desistere». Intanto la donna é andata a riprendere il suo resto. «Sono arrivata alle casse e c'erano 25 persone prima di me è nessuno che mi dava retta». Alla fine Ilenia Schiavon ha ottenuto il suo resto ma quello che la fa arrabbiare è il modo in cui è stata gestita la cosa.
Alice Ferretti
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