«Il peggio è passato Adesso la banca è stata risanata»

Il direttore generale Gambarotto interpreta il bilancio e annuncia effetti positivi a partire dalla gestione 2014
Di Giusy Andreoli

CAMPODARSEGO. «Oggi chiudiamo una parentesi. Da oggi è una partita vinta, nel senso che lavoriamo su un continuo miglioramento dell’efficientamento e della sempre maggiore attenzione ai soci e clienti. Abbiamo avuto il coraggio di fare questa profonda pulizia che è relativa a posizioni nate nel passato, con una forte concentrazione nel settore immobiliare dove abbiamo avuto le perdite più elevate». Parla così il direttore generale di Banca Padovana Pierluigi Gambarotto dopo la diffusione dei dati di Bilancio 2013 che evidenziano un “rosso” per 69 milioni di euro dovuto a rettifiche su crediti per 132 milioni. «Le svalutazioni riguardano prevalentemente crediti erogati nel passato con una forte concentrazione nel settore immobiliare. Lo scenario in questo comparto nel 2013 è ulteriormente peggiorato, con un forte rallentamento delle vendite, perizie tecniche riviste al ribasso e continue aste deserte. Parliamo di una svalutazione degli immobili del 50% in tre anni» calcola Gambarotto. Per il direttore generale la situazione non è però preoccupante. «Come si sa tantissime banche anche importanti hanno fatto pulizia e presentato bilanci in perdita anche per miliardi. Per quanto riguarda Banca Padovana, bisogna considerare che se non ci fossero stati gli accantonamento dovuti a situazioni pregresse la banca avrebbe chiuso in utile» commenta Gambarotto «Guardando il risultato da un altro punto di vista, possiamo dire che i ricavi hanno contenuto la perdita, a conferma della capacità della banca. Un’altra cosa da non sottovalutare: Banca Padovana ha oggi una copertura sui crediti deteriorati in valore assoluto tra i più elevati a livello nazionale». Una parte importante nel risanamento l’hanno avuta i dipendenti, con i quali è stato sottoscritto un contratto di solidarietà che prevede una riduzione dei costi del personale per 2,5 milioni all’anno per un periodo transitorio di 3 esercizi. «Il contratto è stato sottoscritto non senza difficoltà dopo una negoziazione lunga e importante» conferma Gambarotto «in compenso nessuno è stato lasciato a casa». Gambarotto precisa che «la vendita degli sportelli non è stata ancora contabilizzata, per cui gli effetti positivi si avranno nel bilancio 2014. Fatto questo ulteriore passo, Banca Padovana è risanata e pronta a ripartire e agganciare i segnali di timida ripresa che vediamo, con il Pil che ha invertito la rotta e la fiducia dei consumatori tornata sopra quota 100».

Fin qui il direttore generale, il cui ruolo è assolutamente tecnico e nulla ha a che fare con la politica della banca. Ma visto che i risultati di bilancio verranno presentati nella prossima assemblea e saranno oggetto di confronto tra il presidente Ruggero Agostini e i soci, c’è un’anticipazione da parte di Michele Testa, il dottore commercialista che sfidò Agostini e perse. «Sorprese non ce ne sono, stiamo a vedere se questo risultato porterà ulteriori cambiamenti» dichiara Testa «Chiaro che l’attuale processo di gestione sta ancora maturando, i risultati di perdita non sono soddisfacenti né per i soci né per il sistema economico».

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