Il piano di Zampieri «In 3 anni riasfaltare le strade colabrodo»

Fuori dalle polemiche, dai colpi bassi e dalle gelosie. Concentrandosi sui temi e sui problemi da risolvere. Così l’ex capogruppo del Pd Umberto Zampieri vuole affrontare la prossima campagna elettorale, anche per tentare di tirar fuori i dem dal pantano delle mancate alleanze e della scissione nazionale. Una strategia anti fake news: «Abbiamo già visto circolare sondaggio non veri, dobbiamo invece cercare di portare il confronto sui temi concreti».
Zampieri, teme una campagna avvelenata?
«Mi auguro che la campagna elettorale si svolga in un clima di civiltà e rispetto tra i candidati. Uno scontro rischia solo di non far capire ai padovani le diverse offerte programmatiche che sono in campo».
Va bene, parliamo di temi. Quali sono secondo lei le priorità per rilanciare la città?
«Io partire dal trasporto pubblico che va migliorato sia per contrastare l’inquinamento dell’aria che per rendere più veloci gli spostamenti dei padovani nell’area metropolitana».
La giunta Bitonci pensava a un sistema di bus veloci e completamente elettrici.
«In questo momento non mi concentrerei sul sistema, ma penso si debba procedere velocemente nel realizzare la linea dalla stazione a Voltabarozzo, passando per gli Ospedali. E anche riprendere in mano l’ipotesi di realizzare un sistema a corsia preferenziale anche tra Chiesanuova e Ponte di Brenta».
Con quali soldi?
«Le risorse ci sono: vanno recuperate quelle statali, unendole ai proventi della vendita delle azioni Hera».
Ma i finanziamenti per la seconda linea del tram sono ormai stati dirottati su Milano. Crede sia possibile recuperare altri soldi dal governo?
«Lo ritengo altamente probabile e mi auguro che su un’eventuale iniziativa in questo senso tutte le forze politiche facciano la loro parte, nell’esclusivo interesse della città. Portare a casa soldi da Roma deve essere un obiettivo che non divide maggioranza e opposizione».
Bastano due nuove linee di tram per risolvere i problemi del trasporto pubblico?
«Dobbiamo trovare il modo di potenziare le corse degli autobus, aumentandone la frequenza e se possibile la capillarità. Capisco che il costo può essere consistente, ma una prima fonte di finanziamento potrebbe venire dal gettito degli autovelox».
Molti automobilisti si sentono “puniti” da questa politica, tra autovelox, T-Red e strade colabrodo.
«Le strade e i marciapiedi cittadini devono essere oggetto di un piano straordinario di manutenzione. Ne va della sicurezza dei pedoni, specialmente i più anziani, ma anche dei ciclisti e degli automobilisti. L’inverno ha lasciato tante buche e se non si interviene la situazione peggiorerà, con un ulteriore aumento dei costi a carico del Comune».
Come si può intervenire?
«Troverei importante che uno dei primi atti del prossimo consiglio comunale fosse l’approvazione di un piano pluriennale di interventi di asfaltatura, da costruire dialogando con tutti i nostri quartieri per stabilire un ordine di priorità». (c.mal.)
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